Michetti risponde a Gualteri ▷ “Per costruire un ecomostro va contro il 95% delle norme vigenti”

Un impianto che produce energia dai rifiuti è la soluzione più green che esiste. Poi adotteremo un metodo di riciclo integrale, coi residui della combustione faremo l’asfalto per le strade. Economia circolare allo stato puro”.
Il Commissario straordinario Roberto Gualtieri continua ad andare a passo svelto verso l’inceneritore di Santa Palomba. La struttura che dovrebbe vedere la luce nel 2026 e finanziata con 700 milioni di euro (niente PNRR) sarebbe anche anticipata, fosse per il sindaco.
Ribattezzato recentemente “termovalorizzatore”, l’inceneritore che sorgerà nella Capitale pare essere l’unica soluzione, a detta dell’amministrazione: “Oggi – ha ricordato Gualtieri – i rifiuti li mandiamo coi camion nei termovalorizzatori del nord Europa o nelle discariche che sono molto inquinanti. L’assenza di impianti produce molto inquinamento, costi e città più sporca.
Un impianto che produce energia dai rifiuti è la soluzione più green che esiste“.

A lui sono stati conferiti poteri speciali perché la legge non prevede il termovalorizzatore“, risponde l’esperto diritto amministrativo Enrico Michetti, “con l’attuale piano rifiuti lui non può fare il termovalorizzatore: vai contro il 95% delle norme vigenti per costruire un mostro. Altrimenti perché dovrebbe utilizzare poteri commissariali? Perché non c’è una norma che abilita quel mostro“.
Le norme seguono a delle logiche che sono le stesse che portano l’Europa a non finanziare il progetto. “Noi abbiamo già circa 30 termovalorizzatori in tutta Italia.
Ne avevamo quasi 50 dieci anni fa, adesso stanno scendendo proprio in ragione dell’economia circolare“.
A differenza degli anni ’90 infatti l’innovazione tecnologica dà molte più opportunità di riciclare un rifiuto. E senza che venga rilasciata nell’aria alcuna diossina.

Ovviamente rimane il discorso degli interessi: “Il mostro è l’occasione più grande di guadagno che c’è per un privato.
Immaginate Calatrava, quella ferraglia è costata al cittadino più di 700 milioni di euro.
Settecento milioni buttati lì per non farci nulla.
Quando fai un mostro, chi ci guadagna è sempre il privato
“.
L’analisi nella rubrica “Michetti per Roma