Rocco Commisso senza filtri nel post partita di Fiorentina – Torino, partita valida per le Semifinali di Coppa Italia. I padroni di casa hanno vinto con merito e il Presidente ha colto l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, che evidentemente aveva già da tempo.
“Io non ho i giornali qui in Italia, ma non è giusto che i giornali di un altro presidente critichino un’altra squadra”. “La Gazzetta dello Sport mi ha dato del mafioso, quando i mafiosi veri fanno gli imbrogli qui in Italia e nessuno lo dice. C’è una querela e i giudici fino ad oggi sono stati con noi”.
I giornali di Cairo, Corriere Fiorentino, Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport, sono imputati secondo il Presidente viola, di aver criticato costantemente la sua squadra e di aver fatto ambigue illazioni sulle sue origini italiane.
“Vediamo se si sveglia qualcuno. Quello che ho detto qualche anno fa sul calcio italiano, poi è accaduto: è un calcio malato e ci sono squadre che vanno in campo e non sono in regola con i finanziamenti e si è visto cosa è successo con la Juventus“.
Commisso non si ferma e attacca tutto il sistema Calcio italiano, un sistema che già in passato aveva giudicato alterato da rapporti di amicizie che ne impedivano una competizione onesta.
Il Presidente del Torino e del gruppo RCS, Urbano Cairo, ha colto l’ascia di guerra lanciata dal n°1 viola e non ha fatto attendere la sua risposta:
“Quello che dice Commisso è altamente diffamatorio dei miei giornali e della mia persona, oltre a non essere vero e quindi stiamo valutando con il mio avvocato se ci sono gli estremi per la querela“.
Andrea Mascellani