Il Wall Street Journal continua ad indagare sull’efficacia dei vaccini contro il Covd-19 e in particolare sugli “aggiornamenti” che caratterizzano le ultime versioni, che dovrebbero essere capaci di contrastare le nuove varianti. Emergono importanti novità che il Dottor Frajese ha segnalato durante Un Giorno Speciale: “Dalla differente percezione nascono quasi sempre delle idee di tipo differente. Quello che è complesso è poi stabilire in realtà chi ha ragione e quindi dov’è la verità. Però perché ci sia la verità c’è bisogno che ci sia la luce sia del confronto, del dibattito, sia la capacità di astrarsi dalla propria posizione per ascoltare l’altro senza avere dei bias e senza avere dei preconcetti. Solo attraverso questo tipo di scambio è possibile avvicinarsi a una verità di qualunque tipo.

È uscito un articolo sul Wall Street Journal che si chiama The Deceptive Campaign for Bivalent Covid Boosters, dove dicono esplicitamente che le case farmaceutiche hanno mentito ancora una volta, dicendo che i booster nuovi erano efficaci cinque o sei volte più di quelli originali nel proteggere contro la variante B e A di Omicron, due di queste, e invece nella realtà dei fatti non sono migliori dei prodotti originali. Quindi si chiedevano come è possibile che tutto questo sia stato utilizzato come verità, anche a livello scientifico, promosso sia dalle case farmaceutiche che dai cosiddetti vaccini, quando in realtà non c’era nessun dato. Perché, come ho già detto precedentemente, oramai i nuovi prodotti a m-RNA così come sono, sono sicuri ed efficaci per definizione, non hanno bisogno di sperimentazioni“.

L’ultima affermazione riportata dal professor Frajese scatena la reazione di Fabio Duranti: “Sono sicuri ed efficaci per definizione è ovviamente una battuta, nel senso che loro si autocertificano, ma in realtà lo sono col cavolo, conosco tanta gente con problemi seri quindi non è”. Continua Frajese: “Secondo loro lo sono perché è stato dato a miliardi di persone, il successo è evidente agli occhi di tutti. Il problema sono gli enti regolatori che hanno dato il cosiddetto bivalente quello per l’influenza e quello per il Covid senza nessuna sperimentazione scientifica pubblicata né fatta vedere perché perché non c’è bisogno. Questa è la deriva verso la quale noi non dovevamo andare e di cui stiamo dicendo, oramai da quasi due anni, questa non è la maniera di fare la scienza, non lo è“.