La rappresentazione odierna della politica può essere ritrovata in un’immagine proveniente dalla Prima della Scala di Milano. Oltre alla grande musica si assiste ad una passerella di personalità importanti che sfoggiano vestiti sfarzosi e si mettono in mostra davanti alle telecamere. In questa ultima Prima della Scala abbiamo assistito alla presenza in simultanea di alcuni protagonisti del partito neoliberale. Presenti in simultanea, rappresentati insieme da foto che rimangono negli archivi, il sindaco Sala, La vestale del neoliberismo in versione euoropeista Ursula Von der Leyen, il Presidente Mattarella, Giorgia Meloni, Ignazio La Russa.

Una foto ricordo del partito unico neoliberale, una foto di classe. Vi sono dei momenti specifici in cui questo partito si compatta, evidenziando come le sue opposizioni interne siano fittizie. La foto rappresenta magistralmente quell’aquila neoliberale con le due ali di destra bluette e sinistra fucsia, ad inscenare ogni volta una alternanza che è poi la negazione di ogni alternativa . Che a vincere sia la destra bluette o la sinistra fucsia, a vincere è sempre il banco neoliberale, che riesce a risultare ancor più forte quando simula un pluralità che è già risolta nel monopartitismo competitivo.

Un tempo vi era il partito unico perché tutti gli altri erano stati posti fuorilegge, alludo ai tempi dei totalitarismi novecenteschi. Oggi assistiamo al prosperare di partiti plurali che sono tutti espressioni del medesimo ordine neoliberale. Non è previsto spazio per partiti che non hanno giurato fedeltà alla sovranità assoluta dei mercati e all’atlantismo geopolitico. Nella foto della scala vediamo chiaramente le due ali del partito unico fintamente articolato del capitalismo dominante su scala cosmopolitica.

Radioattività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro