La Juve secondo Gigi Maifredi. Il tecnico nativo di Lograto venne chiamato al timone dei bianconeri nella stagione 1990-1991. Roberto Baggio, Casiraghi, Schillaci e De Agostini erano i simboli di quel team. Un’esperienza sfortunata che culminò qualche tempo dopo con l’avvicendamento a favore di Trapattoni. Oggi l’ex mister anche del Bologna esprime il parere sulla truppa di Max Allegri. Una cosa è certa: Vlahovic non si discute.

La Vecchia Signora è lontana dai piani alti della classifica e continua ad incamerare risultati non convincenti. Il gioco latita ed ora pure la tifoseria inizia a perdere la pazienza. Il rischio è di trasformare la Continassa in una polveriera. Insomma, il periodo è a dir poco complicato in casa bianconera.

Alle viste c’è la sfida contro il Bologna allo Stadium del prossimo 2 ottobre alle 20.45. Bonucci e compagni ristagnano malinconicamente all’ottavo posto a quota 10. Obbligatorio un rapido cambio di marcia.

Gigi Maifredi ai microfoni di Radio Radio Lo Sport

Ricordi bianconeri

In un’intervista recente Montezemolo si rincresceva di non aver dato quello che poteva dare alla Juventus di quel tempo perché era scarico da Italia ’90. Questa è la testimonianza del fatto che io fui costretto a lottare da solo. Avevo 14 giocatori in rosa più 5 ragazzi e avevo il semplice impegno di trasmettere una mentalità diversa al gruppo, i giornalisti invece hanno fatto di tutto per mettermi in difficoltà. Ovviamente restano anche le mie responsabilità. Dovevo sapere che andando in un ambito così avrei dovuto avere più forza interiore“.

Allegri? Gestore che non migliora i giocatori

Quando un allenatore si vanta di dire che l’importante è vincere di corto muso, come può seminare una cultura di bel gioco? Lui è un grande gestore e basta. Lui non migliora i giocatori che ha a disposizione. Chiaramente quando aveva grandi campioni il problema non esisteva. Non dimentichiamo che in passato Allegri aveva in rosa gente come Barzagli, Bonucci, Chiellini e Buffon. Aveva un play come Pirlo oltre a Marchisio, Pogba e Vidal“.

Sulle potenzialità della Juve di oggi…

La squadra attuale potrebbe tranquillamente lottare con le primissime in classifica. Dobbiamo dircelo onestamente: non abbiamo un grande campionato. Il nostro torneo è quello meno attraente ma di sicuro più difficile. A Coverciano ti insegnano a giocare sugli altri. Il mio calcio invece si basava sull’intenzione di importi sull’avversario“.

Esonero? Servirebbe un tecnico di grande carisma

Cosa penso sull’ipotesi dell’esonero di Allegri? In teoria potrebbe essere la mossa giusta, in pratica bisogna stare molto attenti nella scelta del possibile successore. Se chiami un tecnico che non ha carisma potrebbe essere travolto. La faccenda Montero potrebbe essere interessante perché fa parte del mondo bianconero, ma di fatto non ha esperienza a certi livelli“.