Allegri toglie ogni dubbio: “La Juve ha il dovere di vincere lo scudetto”. Dichiarazione circostanziata alla stagione che sta per iniziare, non mera considerazione sulla storia del club: “La Juventus come sempre parte per centrare tutti gli obiettivi, quest’estate sono arrivati giocatori importanti, alcuni d’esperienza e altri giovani, inoltre è il secondo anno quindi partiamo già da una buona base. Dopo essere rimasti un anno senza trofei, per la prima volta in dieci anni, abbiamo il dovere di vincere lo scudetto”.

L’allenatore livornese dunque non si nasconde dopo un’annata non proficua per la bacheca trofei, soprattutto alla luce della campagna acquisti che al momento non sembra essere seconda a nessuno: “Di Maria e Pogba sono straordinari – continua Allegri –, abbiamo un giovane come Gatti e poi ci sono altri giovani che devo valutare. Sono molto contento dell’arrivo di Bremer, giocatore fisico e con le caratteristiche che cercavamo. Non ci sono tanti difensori di quel livello e la società è stata molto brava a sostituire prontamente De Ligt”. 

Tutto vero, ma sarà stato il caso di esporsi così nettamente? Un secco no, quello di Tony Damascelli a ‘Radio Radio Lo Sport’: sarebbero “dichiarazioni inopportune in questo momento” secondo l’editorialista; l’approccio è più critico, di quelli pragmatici che guardano ai trofei come passepartout per pronunciare parole di un certo peso.
Non è dello stesso avviso Alessandro Vocalelli, che vede nella dialettica allegriana un modo per togliersi di dosso le ipocrisie di chi cerca alibi e una “assunzione di responsabilità“.
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