L’Italia sta finendo? Prendiamo in prestito il titolo del brano dei Righeira e poniamo anche ai lettori questo dilemma. L’Argentina nella Finalissima di Wembley ha camminato sulle ceneri di una Nazionale ormai lontana parente di quella trionfatrice agli Europei la scorsa estate.
Un’altra figuraccia rimediata da Bonucci e compagni. Il 3-0 targato Lautaro–Di Maria–Dybala ha scavato un solco enorme tra gli azzurri e gli assi dell’Albiceleste. Ora testa alla Nations League. Germania, Ungheria e Inghilterra in rapida successione. Tre impegni molto importanti che daranno il via al nuovo ciclo tricolore. Il CT Mancini ha annunciato un sostanzioso ricambio generazionale. Ieri è stata l’ultima di Giorgio Chiellini. Spazio quindi ai vari Bastoni, Tonali, Frattesi, Scamacca e Raspadori. Basterà? Presto per dirlo.
Queste le parole di Roberto Mancini nell’immediato post-partita: “Ora cambieremo tante cose. Sarà difficile creare subito un ciclo come il precedente, dovremo lavorare tanto per avere un livello alto. Dopo gli Europei abbiamo faticato tanto a far gol. L’entusiasmo ce l’ho, mi piace lavorare e allenare, ne ho da vendere. Come ho detto ci saranno anche momenti difficili perché è vero che si è perso contro una grande Argentina ma dobbiamo sapere che ci saranno anche questi momenti e dobbiamo fare in modo che i più giovani imparino in fretta“.
Abbiamo sentito il parere sul tema Nazionale di Stefano Salandin di Tuttosport: “Ovviamente i voti del match di ieri sono tutti bassi per gli azzurri. Anche Donnarumma ha partecipato abbondantemente alla catastrofe del primo tempo. Era davvero difficile dare delle sufficienze. Alcuni addirittura hanno dato 6 a Barella. Il centrocampista dell’Inter corre tanto ma protesta troppo. E’ un giocatore di corsa e non di fraseggio. Mancini ha perso il senso di una Nazionale che si è riscoperta all’improvvisa, un po’ per bravura e un po’ per fortuna, vincente. Abbiamo vinto ma siamo diventati presuntuosi. Non è obbligatorio giocare sempre con il 4-3-3 e la difesa alta se davanti hai giocatori così“.
I commento del giorno dopo con i nostri esperti
Franco Melli
Buon pomeriggio e buon funerale della Nazionale a tutti. Dopo aver visto lo scempio ho maturato solo un concetto. Invece di caricarci di gloria inesistente, definendo finalissima la faccenda di Wembley, sarebbe stato meglio rinunciare alla partita per manifesta inferiorità e avremmo fatto più bella figura.
Alessandro Vocalelli
Ora definiamo quella di ieri un’amichevole? No, ieri abbiamo detto che era la finale tra i campioni d’Europa e quelli del Sudamerica. Quindi il giorno dopo dobbiamo ammettere che si è trattata di una sconfitta sonora. Per quanto riguarda il voto è meglio lasciar perdere. Prestazione davvero opaca.
Tony Damascelli
Correggendo i Righeira mi vien da dire: ‘L’Italia sta finendo’. L’Italia era un’idea passeggera della scorsa estate. Dopo la mancata qualificazione dei Mondiali in Russia nel 2018 la cosa si è ripetuta nei playoff contro la Macedonia. La novità è stato il gratta e vinci dell’Europeo. Ieri sera abbiamo cose inenarrabili. Per Il Giornale ho riassunto tutto nei due numeri 10: Messi e Bernardeschi.