In una recente puntata dicevo che l’Euro (in generale) ha giovato poco a tutti i paesi perché il PIL Reale Pro Capite nel ventennio dell’Euro è stato in leggera crescita ma ha certamente nuociuto al nostro (PIL pro capite) dato che è sceso. Così, continuare a fare avanzo primario da decenni, spremendo di tasse famiglie e imprese tagliando la spesa, non basta nemmeno a ripagare la quota di interessi sul debito in una spirale senza senso e senza uscita. Queste sono elaborazioni tratte dalla mia scuola Master Bank.

La spesa pubblica italiana, in percentuale del PIL, è scesa nel decennio prima della pandemia (dal 2009 al 2019) e in un decennio di rigore e austerità possiamo sintetizzare di aver avuto una riduzione del 4,85% di spesa pubblica in percentuale del PIL, una crescita del 90% di spesa di interessi sul debito e una crescita in percentuale del PIL reale negativa del 9%. Abbiamo perciò tagliato spesa pubblica e servizi e alzato le tasse per pagare interessi speculativi al sistema finanziario privato, deprimendo la crescita reale.

I dati che ho esposto sono chiari (almeno per chi li voglia comprendere). Noi abbiamo fatto dieci anni di austerity totale perché dovevamo salvare l’Italia dallo spread. Abbiamo avuto come brillante risultato una riduzione di spesa del 4,85%. Quindi abbiamo tagliato la spesa pubblica e alzato la pressione fiscale per avere questo brillante risultato: una crescita del 90% di spesa sul debito (quindi tutto quell’avanzo che facciamo se lo mangiano gli interessi speculativi del debito). Semmai uno statista si dovrebbe porre il problema di rinegoziare i debiti e dire che serve un giubileo del debito. Non possiamo strozzare le famiglie e le imprese per far arricchire poche famiglie del mondo. E, dall’altro lato, abbiamo ottenuto il risultato di una crescita del PIL in percentuale negativa del -9%.

La ricetta neoclassica e neoliberista non funziona perché invece di fare crescere il PIL lo fa decrescere e quindi serve solo a pagare gli interessi speculativi sul debito privato.

Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi