Le elezioni di Roma 2021 hanno visto il sindaco Roberto Gualtieri avere la meglio su Enrico Michetti, con circa il 60% di voti rispetto al 40% di quest’ultimo. Si sa, battaglie e dispute sono all’ordine del giorno durante le campagne elettorali e il Prof. Michetti è stato spesso criticato dagli avversari politici, fin troppo.

“Io non mi sono mai permesso di dire una parola sugli altri candidati e non ho consentito alla mia comunicazione di dire una sola parola nei confronti di coloro che si sono comportati in maniera ignobile nei miei confronti sulla menzogna, evaporata come se nulla fosse”. Così afferma in diretta, evidenziando il fatto che per Roma è stato eletto un sindaco tanto per ‘gestire’ e non ‘governare’ una città: Se non pianifichi nulla, non appare nulla. Roma è completamente ferma”. Ma l’inquietudine non si manifesta in toto verso Gualtieri, piuttosto verso alcune dinamiche che ruotano attorno alla sua posizione.

Ecco l’intervento di Enrico Michetti che, assieme a Ilario Di Giovambattista, fa il punto della situazione comunale e di alcuni sviluppi controversi che sembrano diventati ormai normalità all’interno di una parte dell’universo politico italiano.

“Io non mi sono mai permesso di dire una parola sugli altri candidati e non ho consentito alla mia comunicazione di dire una sola parola nei confronti di coloro che si sono comportati in maniera ignobile nei miei confronti sulla menzogna, evaporata come se nulla fosse. Io non avrei mai accettato di vincere con la menzogna. Quando si chiede rispetto, bisogna portarlo. Ho fatto una battuta sul saluto romano e hanno vietato che io potessi parlare dei programmi di Roma, hanno creato questo fumo che non serviva a nulla. Sono trentacinque anni che faccio questo mestiere, la competenza non poteva apparire.

Se non pianifichi nulla, non appare nulla. Roma è completamente ferma. Non è stato eletto un sindaco per governare ma per gestire. La gestione a Roma sono 5 miliardi l’anno e ora si fanno tante domande. Forse gli interessa gestire i miliardi, non Roma. Io sono fuori da questo sistema. Ancora oggi non è stato pianificato alcun impianto, tra qualche anno ci ritroveremo una città senza impianto e pagheremo dieci volte tanto per far arricchire gli altri. Il sindaco anonimo, che non senti è un sindaco che gestisce ma non governa.

Anche il discorso del decentramento va affrontato con competenza”.