“La finale di Roma mette di fronte le due avversarie storiche con qualche sospeso da regolare”

Due gol, BernardeschiDanilo, portano la Juventus in finale a Roma contro l’Inter. Partita non esaltante secondo usi e costumi del nostro football, Fiorentina deludente nel suo gioco noioso e orizzontale, Juventus più sostanziosa e con merito vincente.

Il primo gol bianconero è stato splendido per fattura tecnica, con la complicità di Dragowski e Biraghi la palla è finita a Bernardeschi che ha stoppato di petto e calciato a volo di sinistro, con tipica giocata da allenamento. Il vantaggio ha permesso alla Juventus di aspettare l’eventuale replica toscana che però non si è concretizzata per limiti di idee e di peso in attacco, schemi noiosi, football orizzontale e difesa juventina compatta, con le sole distrazioni di De Sciglio e un paio di errori di Bonucci e Alex Sandro, sempre in ritardo nei recuperi.

Il centrocampo inventato da Allegri ha visto Danilo quinto difensore e Rabiot nuovamente reattivo mentre Zakaria ha ribadito limiti di personalità e di ritmo.

La Fiorentina non ne ha approfittato, proprio nella zona centrale è evaporata, mai cercando la giocata verticale e perdendo Torreira per guai alla schiena. Vlahovic ha giocato con i fili scoperti ma si è battuto come sa soltanto lui, andando a fare la guerra contro due stopper messigli addosso da Italiano che a bordo campo ha esibito il solito repertorio frenetico. Il serbo non ha trovato aiuto in Morata, fuori fase su tutti i palloni, la Fiorentina ha concluso con tre attaccanti pensando di soffocare la difesa bianconera che ha avuto in De Ligt il solito protagonista, anche in fase d’attacco.
Il raddoppio di Danilo, all’ultimo secondo è arrivato su una idea di Cuadrado che era subentrato allo sfiancato De Sciglio.
La finale di Roma mette di fronte le due avversarie storiche con qualche sospeso da regolare.

Nota a margine: nessuna contestazione per l’arbitraggio di Doveri. E’ uno scoop.

Tony Damascelli