Per lo scudetto è una questione a tre. Milan-Napoli-Inter: duello al cardiopalma per il tricolore. Dodici giornate ancora da completare. Un cammino lungo, ma non lunghissimo, verso il tramonto di un’altra emozionante stagione agonistica.

Nell’ultimo fine settimana sono successe molte cose. Sorprese, testacoda da sballo, cadute impreviste e inciampi preoccupanti. Le tre battistrada, solo apparentemente invincibili, hanno ceduto il passo alle rispettive avversarie del turno numero 26 del campionato. Il Milan, dopo l’illusorio vantaggio targato Messias, si lascia rimontare dalla Salernitana del neo mister Davide Nicola nella bolgia dello stadio Arechi. Rossoneri che poi, grazie a Rebic, hanno strappato almeno un punto dalla trasferta campana.

Sorte simile per il Napoli. I partenopei a Cagliari partono sotto nel punteggio con la rete di Pereiro, con complicità del portiere Ospina, e giocano maluccio anche a causa di svariate assenze di spicco. Osimhen, entrato nel secondo tempo, pareggia di testa su cross di Mario Rui. Gli azzurri però, a tempo ormai scaduto, non riescono a siglare il gol del raddoppio. Niente sorpasso dunque per i ragazzi di Spalletti.

Tonfo interno per l’Inter di Simone Inzaghi. I nerazzurri si sciolgono dinanzi al gioco da standing ovation del Sassuolo. A San Siro dominano la scena Raspadori e Scamacca. Perisic e compagni non brillano per stanchezza atletica sopraggiunta in un batter d’occhio.

La corsa scudetto analizzata dal Direttore della Gazzetta dello Sport Stefano Barigelli

Il Napoli? Spalletti e soci non credono abbastanza nello scudetto

Il Napoli aveva molte assenze e il calendario azzurro è molto faticoso. Quindi sinceramente non mi aspettavo che il Napoli andasse a Cagliari a dominare la scena in modo incontrastato. La partita precedente di Coppa col Barcellona è stata faticosa. I partenopei non hanno moltissimi cambi. Petagna non è un giocatore che può sostituire Osimhen con le stesse caratteristiche. Con tutti i suoi limiti intanto però la squadra di Spalletti ha comunque strappato un punto in trasferta. Poi dai cambi dell’allenatore in partita mi sembra di capire che sia il primo a credere poco allo scudetto realisticamente. Fanno un campionato che ha come obiettivo la qualificazione in Champions, che sicuramente è un grandissimo risultato viste le premesse inziali“.

Dentro l’inspiegabile blackout in casa Inter

L’Inter ha avuto un blackout inspiegabile, se pensiamo a come stava dominando il derby prima del minuto 70. Dai due gol di Giroud, a parte qualche sprazzo, i nerazzurri non ci hanno capito più niente. Il calo della squadra di Inzaghi è fisiologico a questo punto della stagione. Poi probabilmente l’Inter ci ha creduto prima del match Liverpool in Champions League. Secondo me quello è stato un errore, anche se alla fine è anche giusto che se la sia giocata“.