“Siamo passati dalla open society alla lockdown society”: il passaggio storico tra A.C (Avanti Covid) e D.C (Dopo Covid) è delineato così da Diego Fusaro per spiegare la ristrutturazione della società attualmente in corso. Un golpe globale vista la portata universale della pandemia, inteso come riorganizzazione del capitalismo in formato autoritario. La globalizzazione il cui paradigma principale era quello dell’apertura, dell’accoglienza, dell’abbattimento delle identità ha cambiato pelle spostando le sue attenzioni attorno al tema della salute pubblica. Il controllo “totale e totalitario”, se lo si vuole aggettivare con le parole del filosofo, diventa il fine da raggiungere mediante restrizioni e obblighi di inoculazioni e Green Pass. Tali imposizioni, infatti, potrebbero anche fuoriuscire dal contenitore dell’emergenza e diventare nuova normalità a tutti gli effetti. Basti leggere le parole di due professoroni molto a contatto con il Governo: il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli sull'”obbligo di vaccino e Super Green Pass anche dopo il 30 giugno” e il consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza Walter Ricciardi sul non poter “fare a meno delle regole della certificazione verde“.

A due anni di distanza dall’inizio di questo drastico peggioramento dell’ordine dominante, ricorre una domanda ancora rimasta inesplorata: cosa ha spinto il potere verso il cambio di passo? Per Fusaro la risposta è “facilissima” ed è da ricercare nella perdita di consensi da parte dello schema globalista. “Iniziava ad essere un dominio senza consenso e ovunque stavano prendendo forma moti contestativi: dalle giubbe gialle al Governo giallo-verde italico, ai sovranismi e ai populismi”. La rivolta stava prendendo corpo, poi è arrivato il Covid che le manifestazioni in dissenso le ha pure vietate. La soluzione all’emergenza sanitaria infinita potrebbe dunque risiedere nello stesso principio, spiega ancora Fusaro: “Quando in maniera democratica, costituzionale, pacifica, ci opporremo a questo Leviatano tecno-sanitario”.

Ecco l’intervento di Diego Fusaro ai microfoni di Fabio Duranti a Un Giorno Speciale, con Francesco Vergovich.