Fake news, errori e scorretta informazione. La pandemia ha messo in luce i nervi scoperti del modello dei media italiani. Il diritto costituzionale di informare e di essere informati è sembrato appannarsi nella polarizzazione ideologica dell’opinione pubblica. I dati, le statistiche sono diventati il terreno di battaglia di una lotta mediatica senza esclusione di colpi. Una corretta deontologia giornalistica, al di là di formule stantie legate a strutte burocratiche anacronistiche, vedi il modello dell’Albo giornalistico, significa anche una forte attenzione alla comunicazione interna.
Rispondendo all’impegno di un servizio informativo più attento possibile ai nostri ascoltatori, Fabio Duranti precisa le incongruenze ed imprecisioni delle dichiarazioni del giornalista Marco Guidi andate in onda sulle nostre frequenze. Il nodo riguarda le misure restrittive attuate in Gran Bretagna e le decisioni poste in atto da Boris Johnson. “Oggi vi voglio dare un’altra notizia” spiega Guidi “il Ministro della Sanità britannica ha sospeso il provvedimento di Boris Johnson perché gli sembra disastroso e vuole studiarlo meglio”. Riprendendo un articolo dell’Adnkronos, Fabio Duranti mette in discussione le dichiarazioni di Guidi ed evidenzia l’assenza di fonti per la posizione evidenziata dal giornalista di lungo corso.
Le parole di Fabio Duranti in diretta










