Dopo che la polizia a Trieste ha colpito nelle settimane scorse con gli idranti e manganellato dei cittadini inermi che protestavano per il diritto al lavoro, in tanti abbiamo evidenziato la deriva autoritaria del Governo. La risposta di qualcuno è stata: “Se fosse davvero in atto un’involuzione autoritaria come dite, non solo vi manganellerebbero nelle piazze, ma non vi permetterebbero più di manifestare“. Bene, poche settimane dopo arriva la decisione del sindaco di Trieste che va proprio in quella direzione: manifestazioni di piazza negate almeno fino al 31 dicembre. Qualcuno addirittura vorrebbe farci credere che tutto questo sia dovuto al fatto che sia dimostrabile una correlazione tra manifestazioni e aumento dei contagi, cosa che non è stato possibile stabilire dopo le manifestazioni sportive in piazza, cosa che non è stato possibile stabilire dopo le manifestazioni in favore del Ddl Zan, cosa che non è stato possibile stabilire dopo i cortei della sinistra e della CGIL.

Pare invece che adesso sia possibile stabilire questa correlazione per le specifiche manifestazioni di protesta contro il green pass a Trieste. Ma dietro questa scusa, assolutamente poco plausibile ma facilmente utilizzabile e spendibile dai media, viene negato anche il diritto di manifestare.
Il prefetto ha addirittura aggiunto testuali parole: “È il momento di comprimere la libertà di manifestare“.
Credo che a questo punto non ci sia più nulla da dimostrare neanche ai più scettici. Chi non vuol vedere adesso la deriva intrapresa dal Governo non può più essere considerato un distratto o un disinformato. E’ ovviamente una persona in malafede, complice di quanto sta accadendo.

Stefano Puzzer, leader del Movimento 15 Ottobre – quello nato come la protesta dei portuali di Trieste – appena appresa la notizia e deluso dal fatto che il Governo avesse mandato il ministro Patuanelli a parlare con i portuali promettendo una risposta mai pervenuta, ha pensato di trasferire la protesta a piazza del Popolo.
Si è recato inizialmente da solo, con un tavolo e due sedie con su scritti i nomi dei rappresentanti delle istituzioni che lui aspetta in piazza. Una iniziativa molto provocatoria su cui i media si sono fiondati come iene pronte ad approfittare della preda sola. Fortunatamente tanti cittadini romani si stanno riversando in piazza per raggiungere Puzzer, e credo che dovremmo farlo tutti: questo non è l’inizio di una manifestazione no-vax o no green pass, ma una protesta contro un Governo che sta comprimendo i diritti come mai prima d’ora, per non parlare di quanto sancito dalla Costituzione a tutela degli stessi. Lo sta facendo gettando definitivamente la maschera, non importa quale sia la tua posizione sui vaccini o qualunque cosa tu possa pensare sul green pass: se hai a cuore la democrazia e vuoi evitare che ti venga scippata da sotto il naso, non puoi che andare a occupare un posto al fianco di Stefano Puzzer.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo