Che cosa significa vaccinazione? Qual è il vero significato immunizzazione? A volte tornare sui fondamentali, sui concetti base, sulle strutture fondative del pensiero e della lingua aiuta a diradare le nebbie del vociare confuso e della propaganda. L’enciclopedia Treccani rappresenta il bagagliaio storico della nostra identità culturale, consultata infinite volte per dissipare dubbi o semplicemente per fame di conoscenza, i suoi lemmi hanno definito nel tempo gli standard del nostro sapere e ci hanno consentito di rispondere a problematici interrogativi.

Enciclopedia Treccani alla mano, la voce vaccinazione, nero su bianco, incrina l’attuale definizione della campagna vaccinale e con la forza della semplicità giunge a mettere in discussione la stessa definizione linguistica e concettuale dell’attuale siero vaccinale. Cruciale il concetto di immunizzazione, definito come processo atto a causare una “refrattarietà all’azione di un virus”. L’attuale preparato biologico, con l’implacabile procedere della logica, viene così escluso dalla stessa definizione di vaccino per la sua effettiva capacità di immunizzazione dalla malattia e per la durata temporale della parziale copertura offerta

L’intervento dell’avv. Mauro Sandri e di Fabio Duranti a “Un giorno speciale”

“Se leggiamo la definizione di vaccinazione delle Treccani si comprende come gli attuali pseudo-vaccini non possono essere definiti come tali nel senso classico. Bisogna verificare poi se questi non-vaccino immunizzano sia dalla malattia sia dal contagio e in quali percentuali. In realtà questi immunizzano solo parzialmente dalla malattia ma non immunizzano certamente contro i contagi. Inoltre anche all’interno dello spettro della immunizzazione dalla malattia non immunizzano in maniera temporalmente significativa, differenziandoli dalla definizione della Treccani cioè con un’ inoculazione spot e dopo di che immunizzano dalla malattia perpetuamente. Questi pseudo-vaccini invece hanno una impronta temporale completamente diversa che non si conosce”