Tutte le grane della Roma. José Mourinho concentra le proprie attenzioni, nei commenti a caldo dopo ogni incontro, su tematiche che sembrano deviare il bersaglio dalle reali problematiche dei giallorossi.

Questa è la tattica comunicativa giusta? L’opinione pubblica romanista inizia a dividersi. Nella notte di Conference League, culminata con il pareggio 2-2 con il Bodo Glimt, una parte dell’Olimpico non ha nascosto un certo malcontento per la prestazione offerta da Zaniolo e compagni.

I giallorossi avrebbero dovuto e potuto riscattare al meglio la debacle netta del match di andata in Norvegia. Quel 6-1 rimane però una macchia troppo evidente. Nel ritorno sono venute a galla le difficoltà ormai comprovate dalle parti di Trigoria. Solo El Shaarawy e l’incornata di Ibanez hanno ribaltato il doppio svantaggio targato Solbakken e Botheim.

L’equilibrio parte dai giocatori che abbiamo a disposizione. Oggi senza Vina – ha detto il tecnico lusitano nell’immediato post partita – ho avuto il problema di decidere chi giocasse da terzino sinistro contro un avversario molto bravo che ha giocato alla grande nella prima partita. Al ritorno però ha toccato la palla una volta, con Ibanez che lo ha messo in tasca per il resto della partita, e ha fatto un gol pazzesco. Se gioca Ibanez terzino sinistro, chi gioca centrale in difesa? Dopo la prima partita io dovevo per forza proteggere Kumbulla. Oggi, per me, non era il match giusto per lui.

A centrocampo non c’era Cristante, arretrato in difesa, e ha giocato Darboe con Villar entrato dopo. Ricordo semplicemente la partita contro il Milan qui all’Olimpico. Quando i rossoneri erano in difficoltà sono entrati a centrocampo Bakayoko e Tonali. Non ho visto una squadra in difficoltà. Ho visto una squadra concentrata dietro con Karsdorp altissimo a destra. Chi ha giocato davanti, quindi Zaniolo, Abraham e Mkhiraryan, non ha offerto una buona prestazione dal punto di vista tecnico sbagliando controlli, passaggi, inserimenti e decisioni. Davanti facciamo fatica a segnare.

Mi dispiace ma, ancora una volta, l’arbitraggio è stato assolutamente decisivo in senso negativo con due rigori non fischiati. La squadra ha lottato fino alla fine rispettando la maglia. Per il secondo posto nel girone – ha concluso lo Special One – siamo padroni del nostro destino, per il primo è sicuramente più difficile“.

Il commento dei nostri opinionisti

Roberto Maida

Quando c’è da criticare anche i titolari e pilastri della squadra Mourinho non si tira indietro. D’altro canto è chiaro che se ci sono queste crepe poi bisogna anche sistemarle. A proposito di Kumbulla, questo ragazzo ha giocato una partita male come tutti gli altri a Bodo. Mi chiedo perché deve essere protetto lui e non Ibanez, che nel 6-1 aveva giocato male da centrale. Quando il mister dice che Ibanez ha messo in tasca Solbakken secondo me non ha visto bene la partita. Se spostiamo sempre l’attenzione dai problemi, parlando di arbitri, non rispondiamo al fatto che la Roma in due mesi e mezzo di stagione non ha ancora acquisito un’identità definita.

Luigi Ferrajolo

Qui si parla solo di giocatori. Prima di tutto non penso che a gennaio arriveranno dieci Lewandowski, ma non dimentichiamo che quando la Roma ha preso Abraham e Shomurodov ha speso 60-70 milioni. Ma in campo ve ne accorgete? Basta parlare di arbitri e di giocatori. Parliamo piuttosto di squadra, di gioco, di identità e organizzazione. Vi sembra possibile che io debba vedere Abraham che fa il pendolo impazzito tra i centrali difensivi avversari, facendo un abbozzo inutile di pressing?

Alessandro Vocalelli

Abbiamo visto tutti la partita. Siamo di fronte ad una squadra slegata in cui l’attaccante fa pressing da solo. Però, secondo me, la cosa sgradevole di questa vicenda è che il Presidente, spendendo 90 milioni sul mercato, in questo momento viene disegnato come quello che non ha voluto accontentare Mourinho. L’allenatore continua a parlare esclusivamente dei giocatori che mancano e mai dei giocatori che ha. Io trovo che questo sia molto delicato. Se si dovesse creare questa frattura tra proprietà e mister lo scenario sarebbe preoccupante.

Furio Focolari

Io trovo un’altra cosa grave. Siamo d’accordo tutti che Mourinho è forse l’allenatore più vincente del mondo. Però le sue dichiarazioni del dopo partita mi lasciano perplesso. Lui sembra quasi che non abbia visto la partita. Lui dice che Ibanez ha incartato Solbakken mettendoselo in tasca, mentre invece è vero l’esatto contrario. Stessa cosa quando ci disse la Roma aveva dominato il derby, quando ci disse che a Torino ha visto la più bella Roma della stagione.