Si vuole avere una capacità di controllo dell’umanità di tipo apatico, acritico e robotico. A nulla serve il livello di scolarizzazione. Paradossalmente l’indottrinamento in materia economica può essere foriero del risultato opposto a quello che ci si aspetterebbe. Da decenni le università sono state occupate da divulgatori del pensiero unico, dal mantra neoliberista, della canzone del potere salvifico delle borse e dei mercati. Nemmeno io ne sono stato indenne!

Tutti quelli della mia generazione sono stati indottrinati e formati in quelle università nella quali si predicava un mantra neoliberista e soprattutto negli anni successivi, verso la metà degli anni 90′, è cominciato il mantra ripetuto del “dobbiamo entrare in Europa”, quindi il “dobbiamo fare le riforme perché l’Europa lo chiede”. Questo è un modo per indottrinare il popolo in materia economica.

La scolarizzazione a differenza di quello che ci si aspetterebbe cioè la scolarizzazione non serve a rendere l’uomo più critico perché se è una scolarizzazione dogmatica non consente la libertà del pensiero. Stavo preparando il testo per un evento che farò l’8 gennaio attraverso cui entrare nella mia scuola che ho chiamato “La casa dei matti” all’interno del mio gruppo Telegram. Proprio in questi giorni stavo scrivendo della nascita del principio d’indeterminazione di Heisenberg, momento più alto per la nuova fisica quantistica.

Tutto questo modo di ragionare che cosa c’entra con l’economia? È in realtà la stessa cosa per abbandonare dei dogmi, come ad esempio la fisica classica, per consentire la nascita di una nuova fisica quantistica. Allo stesso modo dobbiamo distruggere i dogmi dell’economia capitalistica per permettere di nascere di una nuova economia che io definisco economia umanistica.

Malvezzi Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi