Da sempre in prima linea contro le ingiustizie sorte nel periodo pandemico, Renate Holzeisen non si tira indietro neppure quando c’è da scendere in piazza. L’avvocato, che in questi mesi ha difeso centinaia di medici e infermieri, sospesi dal servizio o addirittura licenziati per non essersi sottoposti alla vaccinazione da Covid-19, continua a ribadire l’incostituzionalità di determinati provvedimenti, come il Green Pass, che costringe i lavoratori ad essere in possesso della tessera verde per continuare a svolgere il proprio mestiere.

Sabato 13 novembre, in piazza a Milano, l’avvocato ha preso parola davanti a decine di migliaia di persone, scese davanti all’Arco della Pace per la manifestazione contro il Green Pass alla quale ha partecipato anche Kennedy Jr, nipote del famoso presidente americano.

Renate Holzeisen interviene in diretta ai microfoni di Fabio Duranti a “Un giorno speciale”

“Noi donne, spesso anche madri, sentiamo il dovere e la necessità di scendere in campo e impegnarci anche a prescindere dalle conseguenze a breve termine negative che possiamo subire. Così come la vicequestore Nandra, anche io da avvocato mi impegno e sono una dei pochi legali che si sta impegnando in questa battaglia. Poi legali che pubblicamente facciamo dichiarazioni su fatti oggettivi e documenti siamo esposti a denunce, con i nostri enti professionali che aprono procedimenti. Mi auguro che leggendo le nostre memorie difensive con centinaia di allegati, anche altri avvocati scendano con noi in piazza.
Tutti noi abbiamo giurato sulla Costituzione. Dovremo essere noi avvocati, insieme alle forze dell’ordine, a scendere in piazza con i cittadini.

Kennedy Jr ha fatto un bellissimo intervento. È stata un’atmosfera meravigliosa. Nel pomeriggio si è tenuta questa manifestazione. Kennedy ha impostato il suo intervento sull’irrinunciabilità dei diritti fondamentali e ha spiegato per quale motivo il Green Pass, l’imposizione dell’obbligo vaccinale, nulla ha a che fare con la tutela della salute. Prima di lui ha parlato il sottosegretario di Stato del governo degli Stati Uniti che viene dal settore bancario-finanziario, che sa di che cosa sta parlando. Pertanto quello che Kennedy ha esposto nell’ambito della manifestazione è qualcosa che vale anche qui in Europa. Quello che succede negli USA succede in quasi tutto il mondo e noi come Europa ci troviamo sotto scacco.

Noi italiani, come gli austriaci, siamo in un totalitarismo. Un anno fa non avrei mai immaginato possibile una normativa come il Green Pass. I nostri piccoli anche sono sotto attacco. Vogliono inoculare queste sostanze. Immaginando ora la restrizione della durata del tampone a 24 ore è inaccettabile: medici, avvocati e forze dell’ordine dovrebbero scendere in piazza per tutelare i cittadini”.