Sfogliando le pagine dei principali giornali, è difficile trovare una narrazione differente da quella che i media mainstream offrono sul Covid-19. Notizie spesso amplificate che riguardano numeri, situazioni e prospettive future e che spesso hanno l’effetto di creare una psicosi generale. In realtà, scavando a fondo, ci rendiamo conto che la situazione non è molto diversa da quella che il popolo si è trovato a vivere negli anni passati e che, al pari di quella attuale, è stata documentata sui social media.

Come possiamo leggere in alcune notizie pubblicate online da vari quotidiani tra il 2015 e il 2018, la situazione degli ospedali e delle terapie intensive era già preoccupante allora a causa delle ondate influenzali. Addirittura, nel 2017, si parlava di influenza killer e del 42% in più dei decessi negli anziani. Uno scenario differente, ma non troppo, da quello attuale, anzi, quest’anno i numeri di decessi e terapie intensive occupate sembra essere persino più basso degli anni precedenti, nonostante il Covid.
L’analisi di Fabio Duranti a ‘Un Giorno Speciale’.

“Vediamo cosa succedeva nel 2015, 2016, 2017 e 2018. Nel 2015 leggiamo: ‘Ospedali in tilt tra tagli e psicosi vaccino’. Nel 2016 vediamo: ‘Influenza tra le più aggressive degli ultimi anni’. Nel 2017 leggiamo che l’influenza aveva fatto cifre altissime di decessi tra gli anziani: ‘Influenza, inverno killer: tra gli anziani il 42% dei decessi in più’.
Andiamo al Corriere della Sera nel 2018: ‘Terapie intensive al collasso’. Da questi titoli ci accorgiamo che è una storia di sempre. Tra l’altro quest’anno siamo ben al di sotto della media degli altri anni. Vengono date notizie che noi prima reputavamo assolutamente assurde. Avremmo pensato, in un Paese reduce da una guerra di meno di ottant’anni fa, che il Parlamento, pieno di persone delle quali ci siamo fidati e luogo nel quale viene discuso di noi, del nostro denaro e del nostro lavoro, delle regole civili e sociali, delle Leggi, ci avrebbe tradito? Sta scomparendo l’idea della Democrazia. La Democrazia prevede che ci sia il Parlamento e deve rendere conto ai cittadini.

Il Corriere della Sera di stamattina titola: “Il Transatlantico riaperto (e vuoto): la politica ormai si decide fuori”. Sentite cosa scrivono: non dicono che il Parlamento è un luogo di confronto, ma che ‘Il lungo corridoio davanti all’emiciclo della Camera dopo 17 mesi di Covid è deserto: è stato teatro di memorabili battaglie politiche, di intrighi sublimi e volgari intrallazzi, di accordi bizantini e risate oscene, di sospetti crudeli e solenni scenate’.
Ha dato maggiore risalto agli intrighi, alle schifezze che ci sono, non al fatto che il Transatlantico è quel luogo dove i politici parlano. Intende che ormai la politica si decide fuori, una cosa che farebbe saltare sulla sedia i nostri costituzionalisti. Ormai ci siamo abituati alle scemenze.

Un altro articolo recita: ‘L’epidemiologo: ‘Ecco perché tanti casi in Germania: ai vaccinati troppa libertà”. La libertà è un principio costituzionale che tu non puoi togliere. Questa cosa è di un pericolo incredibile. Di tanti medici che parlano e dicono tantissime cose, viene pubblicata in prima pagina la stro***ta più grossa che viene detta. Viene pubblicato che in Germania ci sono contagi, non morti, perché ci sarebbe troppa libertà ai vaccinati. Io lascio al pubblico la possibilità di commentare. Questa cosa è talmente ridicola anche solo dirla… La libertà non è una cosa che può decidere la medicina. C’è poi un’altra notizia: ‘Anche le api reagiscono al virus nell’alveare vige il distanziamento’. In realtà non è così, è una scemenza. Però il titolo inganna”.