Nella giornata di sabato, a Roma, si è tenuta una manifestazione contro il Green Pass organizzata dalla scrittrice e giornalista Tiziana Alterio. Un evento che, nonostante i centomila partecipanti presenti in piazza San Giovanni, non ha ottenuto la giusta rilevanza agli occhi dei media, se non per un intervento fuori dal comune che ha attratto l’attenzione dell’opinione pubblica. Come ha spiegato la stessa Alterio: “Centomila persone in piazza non hanno destato alcuna attenzione da parte dei media. Invece per fortuna abbiamo avuto poi, senza nessun preavviso, l’intervento straordinario del vice questore di Roma Schilirò che ha fatto parlare della manifestazione. Noi siamo assolutamente contenti anche se mi dispiace che la stampa abbia bisogno del capo espiatorio falsificando e manipolando il senso delle parole. Per esempio per quanto riguarda la dottoressa Schilirò è stato detto che avrebbe incitato alla violenza quando in realtà le sue parole avevano tutt’altro senso”.

Sul palco, infatti, è salita anche Nunzia Alessandra Schilirò, vice questore di Roma e poliziotta particolarmente conosciuta anche per varie apparizioni in tv. Ex avvocato che negli ultimi anni ha dedicato la propria vita al servizio di Stato, Schilirò ha voluto difendere la Costituzione, con la quale il Green Pass non sarebbe compatibile. La poliziotta, alla quale nei giorni a seguire è stata notificata un’azione disciplinare, ha spiegato la sua posizione a “Un Giorno Speciale”.

Le parole di Schilirò

“Nessuno si è chiesto perché un funzionario di polizia sente il bisogno di dire queste cose. Io ho il dovere di dirlo per l’articolo 54 della Costituzione. Io mi domando se chi dice che ho disonorato la divisa, abbia mai letto la Costituzione. Io sono un personaggio per i miei meriti lavorativi, perché l’amministrazione mi ha fatto diventare un personaggio.
Io ero avvocato e da avvocato avevo un bisogno innato di giustizia. Io sono un’amante della cultura greca. Amandola molto, sono innamorata di Aristotele, Socrate, Platone. So come si forma la personalità di un essere umano, quanto la cultura è importante. Perché noi abbiamo perso tutto questo? Il mio senso di giustizia, il mio desiderio che tutti gli esseri umani manifestassero il loro vero sé, mi ha portata a questo. Ho avuto la fortuna di conoscere un grande personaggio televisivo che mi disse: ‘Ma cosa fai in Polizia? Hai una cultura straordinaria’. Io credo veramente nelle Istituzioni. Mi disse che ero nel posto sbagliato, me lo disse anche Franco Battiato. Io sono entrata in Polizia proprio per il desiderio di aiutare gli altri a trovare il loro vero sé. Se io mi sento al sicuro, esprimo me stesso.

I nostri giovani sono confusi, non capiscono cosa stanno vivendo. I giovani hanno come esempio un coro monotematico. Se non c’è pluralità di voce, come fa uno a formarsi la propria opinione? Questa è la cultura della comodità. Tutto ciò che è comodo è stupido. Io non sono delusa da questa situazioni, sono divertita e scioccata. Ho solo difeso la Costituzione, ho espresso il mio pensiero come libera cittadina. Io andrò avanti nella lotta alla libertà. Una vita senza libertà per me non ha senso”.