La Roma scivola sotto il diluvio di Verona. Al Bentegodi i giallorossi conoscono la prima sconfitta stagionale al cospetto di una compagine che, con l’avvicendamento tra Di Francesco e Tudor, mostra incredibilmente segni di evidente ripresa.

Da un lato la sontuosa prestazione di Caprari e compagni, dall’altro la prova deludente della truppa giallorossa. Niente drammi sia chiaro. Una battuta d’arresto ci può stare nell’arco di una lunga annata densa di impegni. Ora, però, serve un pronto riscatto. Alle viste c’è il turno infrasettimanale di un campionato che regala già tante sorprese.

Un 3-2 pirotecnico che senz’altro ha divertito il pubblico presente ma che, al tempo stesso, ha fatto vedere i sorci verdi ai due allenatori. Da sottolineare, nonostante il risultato negativo, la perla balistica di Pellegrini.

La sconfitta romanista vista dai nostri esperti

Roberto Maida

Per me ieri Mourinho ha delle responsabilità abbastanza visibili nella scelta della formazione e nelle mosse a partita in corso. Nel match di Verona il mister, e per carità nessuno vuole discutere la sua bravura, ha messo in difficoltà la squadra invece di semplificare le cose. Ha cambiato più volte l’assetto tattico, e poi quel finale con 5-6 attaccanti insieme ha soltanto creato confusione.

Luigi Ferrajolo

Ci sono delle cose elementari. Il Verona, che nella partita precedente era inguardabile, ieri sembrava una squadra di colossi. Il Verona giocava con 5 centrocampisti più Barak cha faceva anche il trequartista. La Roma giocava con due centrocampisti, di cui uno neanche portato a contrastare ma più che altro ad inserirsi come Veretout, contro una folla in mediana del Verona. Cosa ha portato questo? Dal primo minuto i locali hanno tenuto il gioco in mano e sembravano fenomeni. Sulla fascia destra giallorossa è successo di tutto con Karsdorp sempre in difficoltà. Mourinho con i cambi ha peggiorato ulteriormente la situazione.

Alessandro Vocalelli

Credo che la colpa principale della sconfitta di Verona sia da ritrovare nella prestazione dei giocatori e della qualità individuale dei singoli. Certo, la disamina su Mourinho è giusta. Detto questo penso che una difesa formata da Mancini, Ibanez Karsdorp e Calafiori sia da squadra di metà classifica. Questo lo abbiamo detto in tempi non sospetti. Se non c’è Smalling questa è una retroguardia in cui, individualmente, rischiano tutti di essere bruciati nell’1 contro 1 da Caprari. Spesso noi certi giocatori tendiamo a sopravvalutarli.

melli

Franco Melli

Io vedo già la voglia di buttare giù dal piedistallo Mourinho. Chi dice che le colpe della sconfitta di ieri sono del tecnico non si rende conto della prestazione offerta dai calciatori. In campo ho visto giocatori che arrivavano sempre secondi sul pallone. Mourinho forse ha il torto di non aver cambiato una squadra che aveva giocato giovedì in coppa. In tutti i casi ho visto una Roma stanca e senza idee. Anche i due davanti hanno deluso. Abraham, che è un fenomeno, ieri pareva un fantasma. La difesa ha bisogno di un grande interprete, che certo non può essere Mancini. Ho visto giocatori impresentabili: Zaniolo ad esempio.