Continua a far discutere la questione relativa al Green Pass, che permette solamente alle persone vaccinate, guarite da meno di 6 mesi dal Covid-19 e con un tampone svolto in meno di 48 ore, di compiere attività come entrare in ristoranti e bar al chiuso e svolgere alcuni lavori come operatori sanitari e da settembre insegnanti. Una situazione che mette in una posizione scomoda chi ha scelto di non sottoporsi alla vaccinazione e che per poter svolgere determinate azioni quotidiane dovrà sottoporsi di continuo a tamponi, che in Italia sono a pagamento e non gratuiti come in altri Stati d’Europa.

A destare ancora più polemiche è la funzionalità del vaccino, che come assodato non previene l’infezione e dunque non protegge dall’insorgere della malattia, ma al massimo ne attenua i sintomi. A commentare la questione e a chiedere a gran voce la gratuità dei tamponi stessi, in diretta a “Un Giorno Speciale”, sono stati Fabio Duranti e la giornalista Angela Camuso, in prima linea per combattere contro il pensiero unico sul Covid-19.

Fabio Duranti, in diretta, commenta la questione: “I vaccinati sono più pericolosi perché sono asintomatici. Pensa le grandi divisioni. C’è gente che va in un locale pubblico con un tampone e sei una persona innocua per la società ma ti puoi trovare persone non innocue perché hanno fatto la punturina ma possono contagiarsi. Che cosa accade quindi? Che c’è una differenza di trattamento. La colpa non è di quello che si è vaccinato. Noi non siamo untori. Draghi quando vai a trovarlo vuole il tampone. Ma la nostra vita vale meno della sua? Ma che siamo tornati, all’epoca del re?
Poi c’è un altro problema. Chi non se li può permettere i tamponi? Gli insegnanti sono stati obbligati e sono incaz***i neri. Qualcuno di loro avrà dei grandissimi problemi. Se non hanno fatto il vaccino perché hanno paura e c’è un metodo per risultare sano, non può essere a pagamento. Magari per alcuno 100 euro al mese di tamponi è un problema. State creando dei mostri!
Io ho fatto il tampone e se io sono sano non puoi obbligarmi a mettere la mascherina e vado dove e come mi pare. Non accetto alcuna imposizione illegale. Siamo all’interno di una Comunità Europea ma in Svezia non hanno mai usato mascherine, distanziamento, anzi, sono a zero morti. Dobbiamo ragionare con la forza, non con la rabbia. Dobbiamo evitare di fare cose contro la legge, nonostante la riteniamo una buffonata”.

Angela Camuso risponde: “Quanti soldi stiamo buttando con bonus ridicoli? Questi soldi, non potevano usarli per dotare dei tamponi la popolazione? Chi li controlla i soggetti che si nascondono dietro lo smartworking? Pensate questo quanto è costato al Paese! Le manifestazioni le dovrebbero fare non con “No Green Pass” ma con “Tamponi per tutti”. Io pretendo che chi sta vicino a me abbia fatto un tampone. Non voglio essere messa a rischio. La gente crede che con il vaccino ha l’immortalità ma io voglio avere la sicurezza di non prendere il virus da qualcuno vicino a me. È un anno e mezzo che subiamo decisioni, siamo il balia di arbitrio. Dobbiamo fermare questa deriva”.