Leggiamo sul quotidiano Libero in data 17 luglio 2021: “Variante Delta, il Ministro della Salute inglese positivo e sintomatico: era vaccinato con due dosi. Allarme in Europa”. Non stupisce questa notizia: sono ormai mesi che i pretoriani del sacro ordine terapeuticamente corretto vanno sostenendo a reti unificate che anche i sottoposti al siero benedetto dovranno sottoporsi ugualmente alle norme del nuovo ordine terapeutico. Anche i benedetti, dunque, dovranno indossare la mascherina e mantenere il distanziamento sociale, che poi è il fulcro della società del nuovo capitalismo terapeutico.
Anche i sottoposti al siero benedetto possono contagiarsi e contagiare: insomma, è un altro modo per ribadire che alla vecchia normalità pre-pandemica non si torna più e che l’emergenza sanitaria è essa stessa la nuova irreversibile normalità. E allora emerge qui l’aporia fondamentale dell’intera questione della somministrazione di massa del sempre laudato siero benedetto. Se anche i vaccinati possono contagiarsi e contagiare, manifestando i sintomi della malattia, su quale base di grazia bisognerebbe conferire a essi soltanto la famigerata tessera verde che permette di accedere a diritti fondamentali di cui si troverebbero privati quanti non si sottopongono al siero benedetto? Bisogna escludere dalla vita sociale i non vaccinati per proteggere i vaccinati? Ma ciò sarebbe una notevole contraddizione. Bisogna per Ercole escludere dai luoghi pubblici i non vaccinati giacché diffondono il virus che viene ugualmente diffuso dai vaccinati? Questa sarebbe ugualmente una macroscopica contraddizione.

Se come le centrali dell’informazione ci spiegano, i vaccinati come i non vaccinati possono contagiarsi e contagiare, perché solo i primi dovrebbero vedersi concedere la sacra tessera verde? Non è forse una palese contraddizione? Una cosa mi pare adamantina, al di là di ogni ragionevole dubbio: la discriminazione infame posta in essere dalla tessera verde e dalla green-stapo è di ordine ideologico, non medico. Lo dico alla luce di quanto poc’anzi ricordato: anche il vaccinato può contagiare e contagiarsi, in forma sintomatica, come suffragato dalla vicenda del Ministro inglese. La tessera verde pone in essere una discriminazione ideologica. Non giuri fedeltà al verbo medico-scientifico e al nuovo Leviatano tecnico-sanitario? Ebbene, non ti verrà rilasciata la tessera verde e sarai privato di alcuni diritti fondamentali. Se vorrai riconquistarli dovrai ritrattare e giurare fedeltà al verbo medico-scientifico e al nuovo Leviatano tecnico-sanitario.

Il sistema che predica l’esigenza della vaccinazione per tutti è lo stesso che spera che non tutti si vaccinino. Se infatti tutti, senza esclusione, si sottoponessero al siero benedetto, il virus continuerebbe a circolare con la conseguenza che apparirebbe universalmente chiaro che la responsabilità della sua circolazione non dipende, come vorrebbero farci credere, dai non vaccinati. Sperano vivamente che non tutti si vaccinino affinché persista quella già visibilissima faglia di conflitto tra vaccinati e non vaccinati che ha assunto le fattezze di una guerra di classe all’interno della stessa classe o se preferite di un nuovo scontro tra gli ultimi, i quali anziché combattere contro il blocco oligarchico in alto, guerreggiano orizzontalmente tra loro. Si dividono ora secondo la dicotomia tra benedetti e non benedetti. Si tratta dell'”effetto Sarajevo”: un’improvvisa guerra civile in seno di una popolazione composta da persone che fino al giorno precedente erano in armonia. Da qualunque parte si osservi la vicenda non si può non parlare di una gigantesca operazione di falsificazione della verità.

RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro