Con l’avvento del green pass lo scontro tra no vax e pro vax, scevro da qualsiasi ragionamento moderato e fuori dall’ideologia, si acuisce e stimola un altro punto di domanda: qualcuno aveva interesse perché ciò accadesse? Un dilemma che vede vari punti di vista e che trova Fabio Duranti schierato con una posizione ben netta e definita: lo scontro lo ha cominciato chi vuole imporre agli altri il proprio pensiero attraverso la coercizione. Posizioni poi legittimate anche dai media mainstream, accusati di dar spazio solamente ad una fazione: quella favorevole alla vaccinazione, senza se e senza ma.

“Da una parte ci sono delle persone vogliono difendere la loro libertà e salute e capire. Dall’altra c’è chi vuole imporlo” spiega Duranti a “Un Giorno Speciale“. I favorevoli alla vaccinazione avrebbero sovente le tendenza a cercare di convincere gli altri anche attraverso misure drastiche, come il green pass, altro argomento molto dibattuto: l’adozione di tale misura porterebbe ad una vera e propria esclusione delle persone non vaccinate da gran parte delle attività sociali. Ma c’è da fare i conti con qualunque ideologia, anche quella che contesta la campagna vaccinale senza la forza dei dati e ideologicamente, allo stesso modo della controparte. E’ quanto ha ricordato indiretta il Prof. Valerio Malvezzi: ascoltate il dibattito a “Un Giorno Speciale”.

Fabio Duranti: “Sarebbe il più grande inganno dal dopoguerra”“Lo scontro l’ha cominciato chi vuole imporre il pensiero. I pulsanti del mainstream ce l’ha in mano la Rai, il Governo, chi vuole imporre un sistema come un green pass stupido che non serve a niente. Quando c’è uno scontro, qualcuno ha cominciato. Hanno cominciato loro che vogliono imporre qualcosa. Io non sono mai da 0 a 0: qualcuno quando c’è uno scontro ha cominciato ma in questo caso è chiaro. Da una parte ci sono delle persone vogliono difendere la loro libertà e salute e capire. Dall’altra c’è chi vuole imporlo. Io sto dalla parte dei primi. Ci dicono che non possiamo andare al bar, al ristorante, vorrebbero darci un marchio e ci dicono che chi è vaccinato va bene. Se vogliono metterci un marchio devono dirci perché lo fanno. Ci dicono che se ci vacciniamo possiamo andare al ristorante, al bar… Ma se siamo vaccinati possiamo infettarci e infettare. Qui state mettendo in dubbio il fatto che io possa uscire di casa e andarmene in spiaggia! Se non avete un motivo valido, non entrate in casa mia. Che ca**o dite, che se faccio il vaccino me lo posso prendere lo stesso il Covid! Che senso ha questo green pass? Me lo puoi fare con i tamponi, non con una sostanza che non dà la possibilità di immunizzarsi. Se questa cosa passa è il più grande inganno dal Dopoguerra. Per me i no vax non esistono, come i razzisti. Sono pochi scemi. Come si può essere no vax? Il vaccino, quando è testato e giusto, non si può essere contro. Questo discorso si usa per appellare le persone e chiudere il discorso”.

Valerio Malvezzi: “L’Italia divisa in guelfi e ghibellini è inaccettabile” –Io ritengo che un esperto di azienda – quale sono – o di bilanci non debba esprimere delle opinioni in materia strettamente medica. Poi se uno mi chiede in materia di libertà personale, sono altre cose sulle quali mi sono già espresso.
Semplicemente vedo da parte dei no-vax e dei pro-vax una divisione dell’Italia in guelfi e ghibellini e noto nei miei rapporti personali il fatto che non c’è più la capacità di ascoltare le ragioni dell’altro: ormai le persone hanno preso posizione, e poiché cambiare opinione o ammettere di avere un dubbio è diventato grave, diventano aggressivi nei confronti della controparte
“.