Servizio? Location? Sicurezza?
Difficile dire quale sia l’attrazione principale per il pubblico di una qualunque attività ricreativa, di certo è diventato un punto focale (per alcuni più che per altri) sapere se, in quel locale, il Covid non è un cliente abituale.
Non lo è, anzi, è stato definitivamente bandito dal Bar romano “Le Mura”, dove con un caffè o un aperitivo si avrà un tampone in omaggio: il trattamento sanitario è gratis e necessario per entrare ed ascoltare gli artisti emergenti del cantautorato italiano bevendo un drink, “ma non è escluso in seguito che adotteremo nuove modalità“, specifica Livio Esposito, presidente dell’associazione Byron Le Mura ai microfoni di “Lavori in Corso”: il risultato di questo piccolo esperimento potrebbe infatti portare a nuovi scenari più “sciolti” la modalità di fruizione dei servizi all’interno dell’attività, qualora i tamponi dessero risposte fiduciose al proprietario.
Sentite cosa ha detto in diretta a Stefano Molinari e Luigia Luciani.

I tamponi sono totalmente gratuiti in concessione da Artemisia Lab, quello che noi chiediamo è il tesseramento alla nostra associazione e il contributo artistico che, come ogni volta, va direttamente all’artista.
Quello che facciamo noi oggi è un minimo, ma se lo facessero tutti nel loro, già saremmo un po’ di più.
Abbiamo partorito questo progetto attenendoci alle regole vigenti e anche in base all’ultimo Dpcm che comunque ci ha autorizzato a far entrare il 50% della capienza delle persone che comunque vorrebbero assistere al concerto.
Senza ostacolare quella dinamica e senza contraddirla abbiamo preso un provvedimento e messo una “ciliegina” che sta dando una garanzia maggiore.
Sì, sono tante le contraddizioni. Non si può ballare anche se negativi, non ci si può muovere, ma meglio così che con delle problematiche più gravi.

Probabilmente tra 20 giorni adotteremo una modalità diversa. I tamponi sono 400: se registriamo, su 400 tamponi, 400 negativi, adottiamo una metodologia successiva sempre basata sull’esperienza che abbiamo avuto. Non possiamo prevedere nulla, dobbiamo sempre lavorare step by step“.