Ebbene sì, è accaduto realmente: hanno pizzicato il prode Generale Figliuolo mentre prendeva parte a un buffet al chiuso senza la famigerata mascherina. “Perugia, buffet al chiuso e mascherina abbassata: Figliuolo dà il cattivo esempio” titola Repubblica. E ancora, Corriere della Sera: “Figliuolo, polemiche su un buffet in ospedale e al chiuso non si può”.

La notizia ha creato un certo scalpore ed è tornata a risuonare nitidamente la vecchia domanda sempre attuale della filosofia politica: chi controllerà i controllori? Chi sorveglierà i sorveglianti? Chi si occuperà di coloro i quali si devono occupare della polis?

E quindi, che accadrà al Generale Figliuolo? Forse che egli verrà multato? Che provvedimenti si prenderanno contro colui che oltre a essere il sacro custode dell’ordine terapeutico dovrebbe dare il buon esempio al gregge italico?

Si tratta di una scena potentemente evocativa, una scena che rivela la verità del noto passaggio de “La fattoria degli animali” di George Orwell: tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.

Vedremo quali saranno le conseguenze, intanto segnaliamo questa situazione paradossale: per un verso ci siamo ritrovati direttamente con un generale a gestire l’emergenza epidemiologica, a sottolineare come siamo nel bel mezzo di una riorganizzazione autoritaria, e in secondo luogo ci troviamo al cospetto di un generale che dovrebbe garantire più di ogni altro la tenuta dell’ordine, la disciplina, il rispetto sacro delle norme che invece viene pizzicato mentre viola quelle norme che egli stesso dovrebbe far rispettare.

RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro