Nella seduta della Camera di mercoledì 24 febbraio il ministro della Salute Roberto Speranza si è recato in Aula per le “comunicazioni sulle ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19”, le stesse che poi sarebbero state concretizzate nel Dpcm da lui stesso presentato in conferenza stampa pochi giorni fa. Durante la seduta, per replicare alle comunicazioni del ministro, ha preso la parola anche il deputato Vittorio Sgarbi.

Nel suo intervento Vittorio Sgarbi ha ripreso un fatto emerso in diretta su Radio Radio, citando l’ex ministro Antonio Guidi che ha denunciato ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich l’operato di Walter Ricciardi, attuale consigliere di Roberto Speranza, ai tempi della sua carica di Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (2015-2018). L’allora Presidente Walter Ricciardi, infatti, avrebbe avuto un ruolo decisivo nella chiusura del Cnesps – Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute.

“Onorevole Ministro, io non conosco via di scampo; so che da un anno questa Aula e tutta l’attività politica ha un solo tema, quello del virus, del quale conosciamo abbastanza e abbiamo anche la consapevolezza che non investe la vita dei giovani, i quali invece sono costretti a uno stato di malattia. È la malattia della loro mente, è l’atteggiamento psicologico che li induce a vivere in una condizione di minorità. Io non ho competenze, come non le ha lei, e mi stupisco che lei continui a fare il Ministro sulla base di un mandato politico, cui non corrisponde un’esperienza tecnica. Però, lei ha un consulente e, quindi, va bene. Il consulente è una persona che abbiamo sentito in molte occasioni, che ha un’autorità di curriculum.

Ma una persona che convive con la malattia, che è un suo collega, il Ministro Antonio Guidi, oggi denuncia in modo duro le incapacità e le incompetenze del suo consulente, il dottor Ricciardi: se ci siamo trovati inermi a dover arrancare, perché non avevamo le armi per rispondere alla pandemia, è perché Ricciardi ha distrutto il servizio di prevenzione e vigilanza delle malattie infettive e dell’epidemiologia. Se questo è vero, è una denuncia grave ed è una denuncia politica. E lei, che è un politico e non è un tecnico, deve avere un consulente che dia la massima garanzia a tutti noi e non racconti cose sbagliate, minacciose, terroristiche, avendo smantellato il sistema, se Antonio Guidi, suo collega, lo dice. Io ho fiducia in Guidi e ho fiducia in lei, ma, come politico, lei non deve vivere qui nell’incubo di una malattia che condiziona la vita degli italiani e che impedisce il lavoro, impedisce la vita della cultura, impedisce l’attività dei teatri, mentre qui siamo da mesi in un teatro aperto. Riapriamo i teatri! Riapriamo i cinema! Riapriamo i musei! Diamo alla cultura la centralità rispetto anche ai valori della conoscenza reale del dato epidemiologico. Non accettiamo dei guru che entrano nella sua mente e la convincono di cose certamente sbagliate”.