“Solidarietà a Matteo Renzi”: parole di conforto pronunciate a gran voce da parte di tutti partiti politici e istituzionali verso il Leader di Italia Viva che ha ricevuto oggi, nel suo ufficio a Palazzo Madama, due bossoli di arma da fuoco probabilmente come messaggio intimidatorio e di avvertimento.

Dopo aver innescato la crisi del precedente Governo Conte, era forse fisiologico che Renzi sarebbe stato avvolto da un clima di ostilità e da critiche, ma da tempo non si arrivava a tanto.
Non ci faremo intimidire” ha commentato l’ex ministro Bellanova, con cui Renzi ha aperto tramite conferenza la crisi del Conte 2. E’ della stessa linea Davide Faraone, Capogruppo di Italia Viva, che condanna il clima d’odio formatosi in generale, ma più specificatamente attorno a Matteo Renzi, a ‘Lavori in Corso’.

Ecco le sue parole ai microfoni di Stefano Molinari.

Clima pericoloso

“Non è una bravata, viene fuori un contesto grave di assedio vero e proprio che un uomo sta subendo semplicemente perché mette in campo le sue idee e le sue anche decisioni e scelte politiche. A Renzi viene contestata questa libertà ormai da anni, e lo si fa con grandissima violenza. Si è creato attorno a lui un cordone sanitario, espressione usata dalla magistratura democratica che ha parlato di metterne uno intorno a Renzi.

Tutto questo non fa bene alla democrazia, Renzi potrà apparire a qualcuno antipatico o possono non essere condivise le sue idee, ma il coraggio di uomo che decide di mettere in campo la sua forza e determinazione per affermare delle idee non può essere un crimine. I bossoli mandati sono un gesto gravissimo, ma coerente a un clima di odio che si è creato attorno ad un uomo. Credo che tutto questo sia inaccettabile”.

Capitolo Arcuri

Se Draghi sta reputando necessario cambiare il capo della Protezione Civile e della struttura dell’azienda sanitaria Arcuri, il Recovery Plan – che così bene forse non era stato redatto – vuol dire che allora così tanto bene le cose in passato non andavano. Quando noi lo abbiamo detto non stavamo dicendo fesserie, vuol dire che effettivamente era necessario un cambiamento”.

Vaccini

Due milioni di dosi ferme di vaccino? Il dato è clamoroso. C’è un ritardo sicuramente nell’Unione Europea e bisogna recuperare quante più dosi possibili e spingere perché entro l’estate ci sia l’immunità di gregge raggiunta. Ma il problema è che hai le dosi e non hai costruito una struttura per tempo per fare una somministrazione capillare. Abbiamo detto tempo fa che serviva l’esercito e ci siamo dovuti sorbire alcuni che organizzavano le primule. Ci voleva qualcuno che dicesse a voce alta che le cose non andavano. L’unico modo per uscire da questa crisi è il piano vaccini, se un Governo non funziona rispetto a quel settore lì, vuol dire che non va bene il Governo“.