Abbiamo tutti assistito al discorso di Mario Draghi in Senato ma ritengo sia utile sottolineare alcuni punti per dimostrare come la sua figura sia funzionale a chiudere definitivamente l’Italia nella gabbia dell’Unione Europea, senza nessuna più possibile via di uscita.

“Questo Governo” ha detto Draghi “nasce nel solco di appartenenza all’Unione Europea. Sostenere questo Governo significa condividere l’irreversibilità della scelta dell’Euro”.

Permettetemi di ricordare che solo la morte è irreversibile. Nulla quindi è più significativo di questa parola per rappresentare quello che la moneta unica sarà per il nostro paese. Ma Draghi parla anche della prospettiva di una Unione Europea sempre più integrata che approderà a un bilancio comune, la famosa ‘più Europa’. Chissà cosa ne pensano però del bilancio comune Germania e Olanda.

“Gli Stati nazionali – afferma Draghi – rimangono il riferimento dei nostri cittadini ma nelle aree definite dalla loro debolezza devono cedere sovranità nazionale per acquistare sovranità condivisa”.

Qui arriviamo al punto: questo Governo nasce per cancellare definitivamente ogni residuo di sovranità democratica e nazionale e la scusa è sempre la stessa. Sentiamo ripetere questo mantra ormai a partire dal Trattato di Maastricht ossia che dobbiamo cedere sovranità nazionale per aumentare la sovranità europea, invece la realtà ci ha sempre raccontato qualcosa di diverso ossia che le cessioni di sovranità si sono tradotte semplicemente nella perdita di ogni controllo da parte dei cittadini e dei Governi sulle oligarchiche e antidemocratiche istituzioni europee.

Draghi è stato molto chiaro, almeno quanto lo fu Mario Monti quando disse che servivano crisi per fare passi in avanti, perché i loro passi in avanti sono le cessioni di sovranità. Bene, Draghi prende in mano il testimone e ribadisce che la sovranità nazionale in pratica finisce qui. L’illusione che ci sia una via di uscita anche. Siamo nel solco dell’Unione Europea, mai termine fu più appropriato per descrivere dove verrà adagiato il feretro dell’Italia: nel solco dell’Unione Europea.

Ormai la scelta è chiara: o si sta dalla parte della Costituzione del 1948 e quindi contro questo Governo o si sta con i nemici del popolo e delle sovranità. Vie di mezzo non esistono, chi sostiene questo Governo non ha scuse ne strategie possibili: sta tradendo gli italiani.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo