Il tempo è galantuomo come quasi sempre per cui andando a vedere i dati, che riguardano questa pandemia e le altre cause di mortalità, quello che si vede è che fino adesso non è stato ancora identificato un virus della nuova influenza stagionale. Dove sono finiti? Perché non ci stanno? Non sono stati neanche identificati i casi di morbillo. Se guardiamo la situazione data dal sistema sanitario nazionale, soprattutto nel Lazio, non se ne vedono affatto. I casi di influenzati sono zero quando alla fine di gennaio, il momento clou delle influenze stagionali, dovevano essere molti.

Chissà come mai non ci sono casi di influenza, o ce ne sono molti meno, o addirittura non si riesce a nemmeno a trovare il virus quale sia. Come mai? Non è difficile capire da che cosa dipende: dal fatto che stiamo più attenti. Stiamo più attenti con le mascherine, che dunque funzionano e parecchio, stiamo più attenti igienizzandoci sempre le mani e stando distaccati. Dunque questa è la prova incontrovertibile e indipendente che funzionano i sistemi di distanziamento e di autoprotezione.

Io non li voglio mantenere per tutta la vita. Una certa quota di rischio nelle attività quotidiane dei sapiens c’è. Ma un conto è questo, un conto invece è cercare di ridurre il problema alla radice per poi non dover soffrire dei confinamenti e degli isolamenti. Su Nature alcuni ricercatori hanno raccolto tutti i lavori sulle mascherine. E’ vero che all’inizio c’è stata una certa incertezza. E’ vero anche che sono stati usati dati sbagliati effettivamente. Perché si è pensato di suggerire di non indossarle, e che bastasse a quel punto il distanziamento. Era l’OMS che indicava questo, ma lo faceva perché aveva paura di non avere abbastanza scorte per i sanitari che effettivamente dovevano essere protetti di più.

Dopo si è aggiustato il tiro. Nessuna organizzazione internazionale sanitaria ha dato più controindicazioni sulle mascherine. Non lo hanno fatto nemmeno più virologi ed epidemiologi. Non lo ha fatto più nessun clinico degno di questo nome. Dunque sappiamo che le mascherine, anche da un punto di vista scientifico, è comprovato che funzionano. Non solo funzionano per impedire il diffondersi dell’epidemia, ma impediscono anche che questa assuma forme gravi. Perché riducono la carica virale, pure se non sono mascherine strettamente chirurgiche ma funzionano alla stessa maniera.

Questo è stato dimostrato da articoli scientifici, l’unica lingua che gli scienziati parlano al mondo. Infine non hanno nessun problema nel trattenere l’anidride carbonica, perché l’anidride carbonica è così piccola che sfugge dalle maglie della mascherina mentre il virus non riesce a passare. Si tratta di ordini di grandezza. E’ come se paragonassimo una balena, il virus, a un capello, l’anidride carbonica. Dunque almeno una cosa l’abbiamo imparata.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi