C’è chi sostiene che quest’anno a difendere i valori della Chiesa sia stato più Vittorio Sgarbi che il Papa. Le tanto discusse dichiarazioni sugli omosessuali e l’assenso, senza discussioni, a tutte le limitazioni governative sulle cerimonie religiose, sono le due cose rispetto alle quali il pontefice è stato maggiormente rimproverato dai fedeli.

È stato imperdonabile secondo Vittorio Sgarbi non reagire in alcun modo al blocco della messa di Natale a mezzanotte: “Poteva essere la prova che la chiesa dava una indicazione senza doverla subire – ha detto ai nostri microfoni – invece hanno accettato il prevalere della logica secolare su quello della Chiesa”.

Se ha davvero rispecchiato più lui che il Papa i principi religiosi, Vittorio Sgarbi non se la sente di confermarlo. Tuttavia, comprende la natura di questo commento: ” Si è sentita una po’ la mancanza di una posizione precisa che richiamasse ciò che è fondamentale dei valori cristiani – ha commentato – probabilmente ho utilizzato temi e argomenti in maniera più forte e quindi sono stato ascoltato da orecchie che aspettavano parole che non sono venute dall’autorità ecclesiastica”.

Con Francesco Vergovich e il giornalista cattolico Maurizio Scandurra, ecco l’intervista di Vittorio Sgarbi.