ll 31 dicembre 2019 la Cina comunica all’OMS lo scoppio a Wuhan di un’epidemia di una nuova forma di polmonite virale.
L’11 marzo del 2020, ben due mesi dopo, l’OMS dichiarerà al mondo lo stato di pandemia da Covid-19.
In tanti ci siamo chiesti come mai l’OMS avesse atteso così tanto per dare questa comunicazione, ma non c’erano risposte plausibili.

Oggi quella risposta finalmente c’è, e per darvela dobbiamo comunicare una terza data: il 28 gennaio 2020.

Che cosa accadde in quella fatidica data?
Accaddero due eventi paralleli, ma strettamente collegati tra di loro.
Il primo vede il direttore OMS volare in Cina per un incontro riservato con il Presidente Xi Jinping. Qualcuno ha obiettato che non fosse riservato, perché i media ne avevano parlato. Sì, ma ne avevano parlato in base alle notizie ricevute dai media cinesi, quindi valutate voi.
Il secondo episodio parallelo vede invece l’azienda farmaceutica cinese Sinovac dare il via alle sperimentazioni del vaccino contro il Covid-19.

Sperimentazioni che furono addirittura sospese in Brasile a causa di gravi incidenti che hanno coinvolto i volontari. Ma anche in questo caso la Cina non ha divulgato la notizia, assolutamente ufficiale sui media brasiliani.

In pratica il mondo non era ancora a conoscenza della pandemia e il presidente cinese e quello dell’OMS ne discutevano di persona tra di loro.
L’OMS rimandava la comunicazione al mondo, ma intanto l’azienda farmaceutica cinese bruciava sul tempo la concorrenza cominciando a lavorare al vaccino per una pandemia che il pianeta ancora ignorava.

Inutile che vi elenchi i vantaggi enormi che comporta ad un paese avere accesso in anteprima ad informazioni su qualcosa che in futuro paralizzerà il mondo.
Parliamo di vantaggi inquantificabili sui mercati finanziari, vantaggi commerciali per chi si può organizzare preventivamente l’economia in base allo scenario che si sarebbe verificato poco dopo in tutto il mondo. E tutto questo comporta il fatto che la Cina, dove il virus è nato, è stata la prima ad uscirne, la prima a partire con le vaccinazioni e l’unica a crescere economicamente nel post-pandemia.

Ovviamente queste informazioni non trapelano sui media italiani – pare ne abbia parlato solo “La Verità” – così come è inaccettabile il silenzio sulle dichiarazioni del Segretario di Stato americano Mike Pompeo, che pare voglia fornire le prove che i ricercatori del laboratorio di Wuhan presentassero sintomi del coronavirus già nell’autunno del 2019: la notizia è stata tenuta segreta.
I social, come sapete, hanno silenziato Donald Trump nonostante sia il presidente ancora in carica, mentre i media italiani hanno silenziato l’intera amministrazione americana, tant’è che questa notizia che proviene da un comunicato recente della Segreteria di Stato americana non è apparsa sui nostri media.

Intanto il team internazionale dell’OMS in queste settimane si trova a Wuhan per indagare sull’origine della pandemia con un ritardo ingiustificabile. Non hanno neppure avuto accesso al laboratorio di Wuhan.

Immaginate la farsa che hanno messo in atto.

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