Una bella soddisfazione per un testo che racconta minuziosamente un “miracolo sportivo”, descritto con attenzione da Andrea Montemurro (Sportitalia Edizioni), che riesce con le sue immagini evocative a tenere vivo un lavoro letterario di non facile realizzazione, frutto di anni di studio e di approfondimenti. L’autore riesce perfettamente nell’intento di portare all’attenzione degli appassionati di sport un manuale sportivo – sociologico, analizzando con attenzione imprese sportive dell’Islanda degli ultimi anni. Una nazione che pur contando appena 340.000 abitanti e pur dovendo fare i conti con un clima sempre impervio e ostile (per definizione, Iceland vuol dire terra del ghiaccio e così fu ribattezzata dai suoi primi esploratori), ha toccato vette e successi sportivi davvero clamorosi. Molti di coloro che gridarono al miracolo divino di fronte alla qualificazione della nazionale di calcio islandese ai quarti di finale degli Europei 2016 e alla fase finale del mondiale del 2018, leggendo questo libro capiranno che non di puro miracolo sì è trattato, ma piuttosto del frutto di una programmazione che ha dato impulso a tutto il movimento sportivo: lo sport come fonte di aggregazione e di affermazione sociale, oltre che validissimo antidoto alle devianze giovanili, dentro e fuori le scuole.

Il libro, sostenuto da dati e ricerche dettagliate e meticolose, pone in rilievo come la pratica dello sport sia un valido “antidoto” per le devianze giovanili e di come i risultati sportivi siano spesso fonte di un saggio lavoro di programmazione anche politica, che coinvolge in prima battuta proprio un’utenza di giovani praticanti.

Un testo tutto da leggere, un libro che può essere un ottimo regalo di Natale adatto ad un pubblico curioso e riflessivo, che ora è anche possibile ascoltare gratuitamente nella sua versione Podcast reperibile online e sulle piattaforme YoutubeSpreaker e Itunes. Ennesima gratificazione in arrivo dunque per Andrea Montemurro, giornalista, scrittore e sociologo, insignito in passato di premi prestigiosi come il premio internazionale Beppe Viola e il premio Gaetano Scirea per il suo impegno nello sport e nel sociale.