Una recente ricerca del The Guardian ha evidenziato come il Covid sia stato utilizzato politicamente: secondo la tesi del tabloid inglese ne sarebbero stat gravemente lesi i diritti civili, tra cui quelli della comunità LGBT ad esempio.
Su questa scia il filosofo e saggista Diego Fusaro, ma ad essere lesa dal Covid a sua detta e la democrazia tutta. Ciò che ne scaturisce è che la politica sembrerebbe in qualche modo avere un bisogno perverso di applicare restrizioni e aumentare la sorveglianza nei confronti dei cittadini.

Anche se questo venisse fatto con le migliori intenzioni, il risultato è comunque tragico: non c’è democrazia. Si rinuncia alla libertà in cambio della nuda vita. Ma soprattutto si rinuncia a fare politica, poiché – come ricorda il filosofo – il mestiere del politico sarebbe soddisfare le esigenze di tutti.
“La scienza dice questo”, sostiene però il Premier Giuseppe Conte, agendo di conseguenza insieme ai colleghi francesi, tedeschi e spagnoli, che hanno provveduto alla pandemia con le restrizioni più dure.
Ecco l’intervista a Diego Fusaro durante ‘Un Giorno Speciale’.

Un punto fondamentale è il sequestro della democrazia. Stiamo assistendo a una ristrutturazione verticistica e schiettamente antidemocratica del sistema liberista. Hanno l’idea che solo gli esperti possono parlare: virologi, banchieri, finanzieri e top managers.

Cosa vuol dire questo? Che il popolo, composto da non esperti, deve tacere e subire le scelte. Chi sostiene il Governo degli esperti e degli scienziati deve ammettere che la democrazia non va bene.
Del resto sarebbe interessante chiedere a Conte, Macron, Merkel, Sanchez, quanto segue: ci state dimostrando, con il vostro operato, che a parole siete favorevoli alla democrazia, ma nei fatti ci state suggerendo che bisogna andare in una direzione non democratica. Questo sta avvendendo a livello europeo, una ristrutturazione post-democratica.

Siamo entrati in una figura nuova dell’Occidente: quella in cui il Parlamento stesso risulta d’intralcio rispetto all’andamento della politica. pensate anche solo al fatto che c’è un’emergenza democratica parlamentare, cioè discutere democraticamente delle scelte da prendere diventa una perdita di tempo perché v’è urgenza di agire nell’immediatezza. Si vuole il comando di un uomo solo, con i Dpcm, assistito da una truppa di esperti scelti dal mainstream. Chi decide quali virologi e quali medici vanno in prima serata televisiva o sulla prima pagina dei giornali? La scienza o i media? I media ovviamente, che decidono quali esperti devono parlare e quali, come Tarro e De Donno, devono essere silenziati e diffamati“.