Niente lockdown, niente mascherine, nessuna misura straordinaria in Bielorussia durante i mesi caldi del coronavirus. A raccontarlo è un ascoltatore che in collegamento da Minsk ha condiviso con noi la sua testimonianza. “Qui non c’è mai stato assolutamente nulla – ha raccontato – nessun lockdown limitato. C’è stato un auto-lockdown all’inizio della pandemia ma perché molta gente leggeva le notizie del mondo e faceva paura”.

Una condizione di normalità, quella descritta da Mauro, tranne che per il trattamento riservato agli italiani: “Ci scansavano – ha detto in diretta – eravamo gli appestati”.

Sulla chiusura delle attività del paese, invece, ha spiegato: “La gente smise di andare nei locali, erano vuoti e infatti per alcune settimane i ristoranti hanno chiuso, ma perché non c’erano clienti, non era un ordine o lockdown, la gente aveva paura”.

“Poi – ha continuato – abbiamo ricominciato a uscire e comunque tutti senza mascherina. Io non ho mai portato una mascherina”.

Una realtà tutta diversa da quella italiana, quella descritta da Mauro. I dettagli in questa intervista di Francesco Vergovich e Fabio Duranti.

“Qui il lockdown non c’è mai stato” ► La testimonianza dalla Bielorussia con Fabio Duranti


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