Il Decreto Ristori segna, secondo il Prof. Enrico Michetti, un punto di svolta nella gestione di questa emergenza Covid da parte del Governo.

Se fino ad ora si è sempre parlato di Dpcm, adesso, “improvvisamente”, a dettare le regole è un Decreto Legge.

Non più un atto unitario, di un uomo solo al comando, come lo chiama il Professore, bensì un documento che per entrare in vigore necessita dell’approvazione di Camera e Senato. Qualora l’approvazione non dovesse arrivare, oltretutto, ogni singola parola del Decreto “si scioglierebbe come neve al sole”.

Tutto nel rispetto delle regole e della democrazia, dunque: ma cosa è cambiato?

Il Direttore di Gazzetta Amministrativa lo ha spiegato chiaramente in questo intervento rispondendo alle domande di Ilario Di Giovambattista e Stefano Raucci.

Il Governo, secondo il Prof. Michetti, ha paura. Ecco perché.

“Il Governo ha paura! Ecco cosa succede: le piazze lo costringono a cambiare rotta…” ► Michetti

“Sta succedendo una cosa che non registravo dagli ultimi 30 anni: in due giorni è cambiato tutto. È stato emanato un Decreto Legge, il Decreto Ristori… un documento laterale improvvisamente diventa un Decreto Legge che va immediatamente dal Presidente della Repubblica. In 24 ore hanno chiesto al Parlamento di pronunciarsi nell’immediato, cosa significa? C’è un cambiamento di rotta.

Perché il Governo si fa da parte per la prima volta e mette al centro il Parlamento? Perché la prima volta le piazze si sono mosse, pericolosamente, in tutto il paese. Questi movimenti nascono piano piano e bisogna avere preoccupazione quando sono diffusi su tutto il territorio nazionale. Sta diventando una situazione esplosiva.

Il Governo in questo momento ha paura. Ha paura della piazza. È quello che registro dagli atti del Governo. Se la piazza non la fermi adesso non la fermi più. È un atto di resa del Governo, ha cominciato a capire che da solo non va da nessuna parte. Loro sanno soltanto chiudere, non sanno fare progettazione.


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