Trapani: da Provincia “Covid Free” alla decisione del sindaco della città, Giacomo Tranchida, di chiudere i porti navali. Con un’ordinanza ha vietato lo sbarco della nave-quarantena Aurelia, con a bordo 250 migranti e tutto il personale.

Il sindaco di Trapani in diretta a ‘Un giorno speciale’ ha evidenziato come il problema sia di sicurezza logistica e di infrastrutture. Così, protestando contro le scelte governative del PD (tra l’altro partito di cui fa parte), è riuscito a far trasferire la nave nel porto militare di Augusta. Ecco il suo intervento a “Un giorno speciale”.

“Trapani non può accogliere tutte le navi di migranti affette da Covid!” ► Lo sfogo del Sindaco

La richiesta di sicurezza per Trapani

“Trapani conferma la sua visione di città aperta europea sul Mediterraneo ma non può diventare il luogo dove il Governo, in maniera distratta, accoglie tutte le navi affette da Covid come se fosse sostanzialmente una sorta di battaglia navale. Non è che se a destra c’è casino, a sinistra c’è casino e allora a Trapani son bravi e belli. Per fortuna poi credo che al Viminale si sono resi conto e stanno facendo spostar la nave nel porto militare di Augusta che è molto più grande.

In ogni caso Trapani fa parte del sistema italiano, è disponibile a far la sua parte però di fronte a un’emergenza di questo tipo si faccia un momento di riflessione e si ridistribuiscono sia le persone da curarsi che da integrare e anche quelle respinte”.

Le motivazioni dell’accusa al PD

Intanto io ho un partito che è quello del mio territorio. Ho le mie idee politiche e ciò non significa che devo rispondere a un padrone, non è mai stata così la mia vita. Dopo di ciò alcuni dirigenti che si vestono in maniera ipocrita di buonismo devono capire quali son le dinamiche in termini di sicurezza, di rilancio di un’immagine di un territorio e di una città. Io gli occhi per mia cultura non li ho abbassati per nessuno figuriamoci al primo dirigente di turno del PD. Mi auguro che il Governo decida come ridistribuire questi migranti nel resto del paese. Bisogna avere percezione della sicurezza. Non possiamo scherzare con la sicurezza dei nostri cittadini ma anche con quella degli stessi migranti.

Il virus fa scattare meccanismi di focolaio incontrollabili, io ho esteso il divieto di accesso sul territorio trapanese anche a personale di bordo o volontario che comunque sia stato in contatto con i migranti, richiedendo all’autorità sanitaria di monitorare bene così come lo faccio nei confronti dei miei concittadini.

Non ci si può ricordare di Trapani solo nel momento in cui c’è un problema di accoglienza e poi dimenticarsene quando c’è la questione del rilancio socio-economico perché qui la fame si taglia a fatte.

Torno a ripetere non tanto per il Viminale ma per questi soggetti che sono messi sulla seggiola tanto per fare scena debbo dire di riflettere di più parlando di argomenti delicati e soprattutto non dimenticarsi di andare sui giornali e poi lasciare i territori abbandonati perché molti parlamentari fanno questo”.


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