Vaccini obbligatori o no? Non un discorso prettamente di salute, ma anche di morale e democrazia, cosa di cui si occupa ovviamente anche la Costituzione italiana.

È ad un esperto di diritto amministrativo come Enrico Michetti che abbiamo posto la questione: non cosa ne pensi dei vaccini, se facciano male o bene, se sia giusta o meno l’imposizione, ma come si pronuncia a riguardo la carta costituzionale e se ci sono episodi giuridici che possono tracciare prospettive interessanti in un dibattito che, se fatto solo con la pura ideologia, rischia di essere fuorviante.
Ecco la spiegazione del Prof. Enrico Michetti a Fabio Duranti e Francesco Vergovich.

Obbligare a un trattamento coatto non è costituzionalmente possibile.
Non lo è per il combinato disposto dagli articoli 2 e 32, lo dirò in maniera semplice: si tratta di diritti fondamentali, spiegati e illustrati da questa parte delle Costituzione.
Tra i diritti fondamentali ce ne sono due: libertà e salute; l’articolo 32 ci dice che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, però poi aggiunge “se non per disposizione di legge”.
Questo potrebbe far tremare coloro che su chiedono ‘e se lo mettessero all’interno della legge?

La costituzione dà un’ulteriore disposizione: la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Tra questi c’è la libertà e la consapevolezza. Se tu non hai questi due aspetti in linea, cioè consenso libero e consapevole, tu non puoi somministrare nulla alla persona in questione.

Quando questo avviene, di fronte a un obbligo, c’è una giurisprudenza in questi casi. Laddove a seguito di somministrazioni sono sorte sindromi di varia natura le sentenze sono state discordi: questi casi hanno trovato accoglienza nei giudici di 1° e 2° grado, mentre non in quelli della Corte di Cassazione.

La medicina su questo ha un indirizzo piuttosto costante, l’impianto giuridico va nel verso dell’obbligatorietà del vaccino, ma questo non potrà mai costituire un obbligo a farsi somministrare in maniera coatta una sostanza che uno, nella libera coscienza e in maniera consapevole, non vuole“.


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