C’era il rischio di imparare il tedesco. A forza di seguire la Bundesliga. Per fortuna torna il pallone ma non mi pento, non faccio il furbo con le parole, confermo il mio no a questo torneo estivo spacciato come campionato di calcio. Non mi piace anche se mi scalderà come accade da quando si ritiene abbia raggiunto l’età della ragione (?!?).

Non mi piace perché è come aver visto un film che, improvvisamente si è interrotto e prima di tornare sullo schermo passano minuti, ore, anche una notte e un giorno e allora hai perso il gusto, il senso della trama e degli interpreti, qualunque sia l’epilogo non lascia la stessa traccia che invece avrebbe avuto senza quell’interruzione.

Secondo usi e costumi tocca alla Juventus ricominciare, con la coppa Italia contro il Milan, dopo essere stata l’ultima a giocare in campo italiano contro l’Inter che affronterà, dopo, il Napoli. Sono cambiate molte cose da allora, la condizione atletica e psicologica degli atleti, il clima meteorologico, le regole con le cinque sostituzioni, non è una cosa bella ma è un classico del calcio che se ne frega delle regole e le cambia in corso.

Si incomincia, dunque, pronti via con cose serie, delicate, già decisive per emettere sentenze e bocciature. Ci è stato detto che non saremo più come prima. E’ vero: saremo peggiori.

Tony Damascelli


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