Dall’inizio dell’emergenza sanitaria c’è una forte disattenzione da parte dei politici verso i problemi economici e morali dei cittadini italiani.

Le dinamiche commerciali non sono chiare e si preferisce ascoltare e dare voce a personaggi di spicco esterni anziché concentrarsi sulla ricostruzione economica interna.

Valerio Malvezzi a “Un giorno speciale” ha attaccato il Governo: le accuse? Di non prestare attenzione ai cittadini e alle reali capacità che il paese potrebbe offrire, durante questa fase di ripresa post Covid -19. Ecco le sue riflessioni al riguardo.

MALVEZZI ► “Per capire i problemi dell’Italia devono ascoltare le massaie, non le varie Ursula e Lagarde!”

Quello che a me pone amarezza in tutta questa vicenda economica è che c’era un signore che si chiamava Kant che di nuovo ha condizionato il pensiero umano e ha detto ‘non fare nulla che vada contro al senso di essere un uomo’, ossia cerca di raggiungere al tuo interno la moralità e questo era un principio che andava al di là del credo religioso.

Io metto l’aggettivo umanistica accanto all’economia perché mi piace parlare di quel tipo di economia che ascolterebbe il cittadino, che potrebbe rappresentare i problemi del nostro paese senza fare grandi elucubrazioni e che banalmente non sanno come pagare le tasse quest’estate. Penso che se noi ascoltassimo le parole dei cittadini italiani, riusciremmo a capire i problemi dell’Italia in quattro minuti. Invece facciamo tutte queste sceneggiate perché sappiamo che dobbiamo fare degli accordi capestro da un punto di vista finanziario perché, qualora ci fosse un cambio di governo nel nostro paese, verrebbero esercitati i diritti di recesso e diritti di condizionamento di un governo non voluto.

A questa pagliacciata io non mi presto, parliamo dei problemi veri della gente e quando noi capiamo che non possiamo risolverli perché ci mancano gli strumenti che si chiamano sovranità monetaria e sovranità fiscale perché li abbiamo decentrati a Bruxelles e a Francoforte, quel castello di carte e di menzogne potrà cadere soltanto, non ascoltando le varie Christine piuttosto che Ursula ma ascoltando, ripeto, le donne, le massaie, le mamme e ovviamente anche i padri del nostro paese.
Tutto questo è mancanza di pudore, trattare 60 milioni di italiani come le persone con l’anello al naso, come se non avessimo professionisti e persone in grado di intendere e di volere io lo ritengo ai limiti dell’offesa nei confronti del popolo italiano, noi dobbiamo sempre prendere lezioni da terzi che il resto del mondo è migliore di noi”.


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