Il bavaglio che YouTube ha stretto alla bocca di Radio Radio, prima con la rimozione forzata di alcuni video, poi con l’oscuramento per 24 ore dell’intero canale, impone una riflessione sulle attuali regole del gioco. A chi stiamo affidando la nostra identità, i nostri dati, le nostre idee?

Non si tratta soltanto di una questione di libertà di espressione, peraltro già garantita da una Costituzione materiale e non digitale. In ballo c’è un’intera società in evoluzione. E la politica, quella vera, che incarna e interpreta lo spirito del tempo, non dovrebbe occuparsi di ciò che sta accadendo?

Sono alcuni quesiti emersi nel corso di un intervento di Fabio Duranti con Francesco Vergovich a “Un Giorno Speciale”.

Dati sbagliati: vale per YouTube come per l’epidemia

L’evoluzione tecnologica oggi è in mano a dei criminali tecnologici, cioè coloro che usano la tecnologia non per un servizio al pubblico, ma per fare un servizio di arricchimento economico e controllo del potere solamente a sé stesso.

E’ un po’ come i numeri che ci hanno dato in quest’ultima epidemia. Sono numeri che nascono da equazioni giuste o sbagliate? Se qualcuno mi dà un dato, del quale io non posso controllarne la veridicità, lascia il tempo che trova.

I numeri, inseriti in un algoritmo sbagliato, alla fine portano ad un risultato sbagliato. E alla paura che devono infonderci.’Negli Stati Uniti oggi 1300 morti’, in Brasile…’ Ma non ci dicono che lì ci sono 350 milioni di abitante. E allora noi che ne abbiamo 60 milioni i nostri 1000 morti al giorno cos’erano? Una strage colossale? La risposta è sì, infatti ci auguriamo che qualcuno indaghi su questo”.

La digitalizzazione aiuterà pochi a controllare tutti

Dobbiamo saper leggere nelle cose che ci dicono. E queste vicende ci fanno comprendere come l’informatica e la tecnologia possa ingannarci in ogni momento. E’ inutile che ci raccontano che la digitalizzazione ci aiuterà tutti. No, permetterà a pochissime persone di controllare il genere umano.

E’ un processo che fermerà la natura, se non ci pensiamo noi. Come sempre è successo nella storia. La tecnologia è in mano a degli squilibrati. I responsabili sono i Governi dei vari Stati che hanno ceduto la sovranità prima a delle organizzazioni sovranazionali, poi a delle organizzazioni tecnocratiche.

Come salvare l’economia locale

Quando noi permettiamo a società di e-commerce senza fare nomi, Amazon, di entrare in Italia, vendere, pagare le tasse in paradisi fiscali e distruggere il commercio locale. E’ finita la società civile come la conoscevamo.

Guardate la Svizzera. Lì Amazon non c’è. Perché le autorità elvetiche hanno stabilito che quel sistema avrebbe comportato uno scossone della loro economica. E hanno deciso di no. Si sono seduti più volte al tavolo per stabilire delle regole fiscali e non si sono messi d’accordo. Così si preserva un’economia locale. Il problema è che manca la politica”.

Governi senza p*lle per risolvere l’equivoco

Alla fine sono contento che sia accaduto. Perché questo è un esempio per tutti, che ha alzato il livello d’attenzione di tutti. E’ accaduto a Radio Radio, che si è saputa difendere. Ha avuto due milioni di persone che in poche ore si sono mobilitate. Ma soprattutto per mantenere alta l’attenzione e cambiare le regole del gioco. Perché YouTube gioca una regola sporca secondo noi, insieme a Google.

Il problema è questo ruolo apolide e ibrido che vuole avere YouTube. Vuole vivere in un mondo dove non sei di nessuno, ma che governi tutti. E’ un equivoco che dovrebbero risolvere i Governi, se hanno le p*lle, non certamente questi qui.

Il sottosegretario Martella, invece di cancellare i provvedimenti che aiutano gli editori puri, avrebbe dovuto dire: ‘Ok, avete censurato un nostro concessionario nazionale. Bene, da domani mattina il tuo Dns è bloccato fino a che non risolvi il problema. E fino a che tu non mi presenti un piano dove non puoi fare questo ai nostri concessionari“.


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