A Bergamo per coltivare il sogno scudetto. La Lazio torna in campo dopo il lockdown e lo fa con una trasferta da tripla. L’Atalanta ad oggi è una corazzata incontenibile. Questa sera i ragazzi di Simone Inzaghi si troveranno ad un bivio, magari non decisivo, ma certamente fondamentale.

Da sottolineare, questa mattina, la visita della delegazione capitolina presso il cimitero di Bergamo per deporre una corona di fiori in omaggio a tutte le vittime del Coronavirus. Presenti Angelo Peruzzi, Marco Parolo e Stefano De Martino.

Calcio d’inizio alle 21.45. Fischietto affidato ad Orsato mentre gli assistenti saranno Preti e Meli. Piccini sarà il quarto uomo. Al VAR siederanno Irrati e Mondin.

Sul fronte Lazio non mancano assenze di spessore. Consueto 3-5-2 per i biancocelesti con Patric, Radu e Acerbi davanti a Strakosha. Jony e Lazzari sulle fasce. Cataldi, Luis Alberto e Milinkovic-Savic in mediana. Correa a sostegno di Immobile in avanti. Risponde l’Atalanta con un 3-4-1-2. Gollini in porta. Toloi, Djimsiti e Palomino in trincea. Sulle corsie agiscono Hateboer e Gosens. A centrocampo spazio alla coppia Freuler-De Roon. ‘Papu’ Gomez alle spalle di Malinovsyi e Zapata.

Nel pomeriggio di ‘Radio Radio Lo Sport’ Stefano Raucci, il direttore Ilario Di Giovambattista e Francesco Di Giovambattista hanno approfondito i temi della sfida con le testimonianze del Dottor Ivo Pulcini e dell’inviato nerazzurro di Tuttosport Fabio Gennari.

Qui Lazio, il clima nel gruppo biancoceleste dalla voce del responsabile medico il Dottor Ivo Pulcini.

 “Il viaggio per Bergamo è stata una cosa emozionante veramente. Alla partenza, tra i fumogeni accesi, si vedeva solo lo stemma ‘Forza Lazio’ poi le grida e i canti di incitamento per i giocatori. A fiumicino altrettanto, abbiamo trovato altra folla. L’atmosfera è gradevole, non c’è nessuna differenza con le situazioni pre Covid. I ragazzi sono pieni di entusiasmo, hanno voglia di mettere gli scarpini, quindi sicuramente daranno il massimo di loro stessi. Noi gli stiamo controllando temperatura, ossimetria, alimentazione con un nutrizionista che ci supporta. Sono coccolati, trattati come principi e loro dovranno rispondere come carri armati.

Non mi danno l’impressione di avere paura. Posso dire anche di più del solito. Non c’è uno giù di tono, li trovo tranquillissimi, caricatissimi, perlomeno sicuri. Poi quello che succede in campo non lo sappiamo. Anche l’orario è bruttissimo. Era brutto alle 16.30 ma è bruttissimo anche alle 21.45. Se rubi tempo al sonno l’apparato cardiocircolatorio ne può risentire, la pressione subisce delle variazioni. Insomma per la salute non è l’ideale. Se potessero spostare alle 21, invece delle 21.45, sarebbe per i tifosi e soprattutto per gli atleti un vantaggio rispetto alla salute. Questa può andar bene se fatta una volta sola.

Di questo argomento non parlo negli spogliatoi perché potrei soltanto allarmare. Esiste la sindrome dell’astenia neuro-circolatoria che ha dei riflessi sulla salute, sulla circolazione e sul cuore. Questa cosa la ritengo molto importante e molto rischiosa. Se un atleta è disidratato i guai possono aumentare. Non solo i traumi da sovraccarico ma anche problemi di concentrazione, di equilibrio. Come medico ho il dovere di tutelare la salute non solo dei miei e degli altri calciatori.

Sinceramente non posso entrare nel dettaglio. Ma vi dico che stanno tutti bene. La squadra che sta qui è pronta a disposizione del mister, anzi scalpitano e sarà difficile frenarli. Secondo me siamo vicini al 100% del recupero della condizione atletica. Proprio perché sono ragazzi estremamente seri, non si sono mai fermati, a casa hanno fatto tutto secondo le istruzioni dei tecnici. Io che ho fatto lo stress test, ho visto la differenza tra le visite dell’anno scorso a luglio e quelle che ho fatto adesso e sono sovrapponibili. Abbiamo tutti gli ingredienti per non sfigurare stasera”.

Qui Atalanta, le ultime novità in casa bergamasca spiegate dall’inviato di Tuttosport Fabio Gennari

L’Atalanta sta clamorosamente bene. Contro il Sassuolo abbiamo visto che i tre mesi di lockdown forse hanno condizionato un po’ l’attenzione, ma la squadra produce davanti una quantità industriale di palle goal. E’ la seconda squadra in Europa per media goal segnati in campionato dietro il Bayern Monaco. Una squadra che, prima di questo turno, aveva segnato 24 goal in più della Juventus. Sono numeri impressionanti per una squadra che ha giocato con il Sassuolo senza Ilicic. Stasera dovrebbe giocare Malinovskyi.

Gasperini cercherà di mettere in difficoltà la Lazio nelle zone dove ha più difficoltà in questo momento. Vale a dire davanti alla difesa senza Lucas Leiva e sulla sinistra dove certamente senza Lulic la Lazio perde molto in fase di copertura. In difesa l’unico cambio dovrebbe essere Toloi per Caldara. Quindi Toloi sul centro-destra, Palomino e Djimsiti sul centro-sinistra. Ma il gioco interessante è quello delle coppie:  Hateboer-Toloi da una parte, Gosens-Djimsiti dall’altra. In mezzo confermati De Roon e Freuler anche perché non c’è lo squalificato Pasalic.

Normalmente, quando è squalificato, Gasperini si piazza nel box presidenziale. Credo vada lì, anche perché non riesco ad immaginarlo in tribuna con lo stadio vuoto, non avrebbe senso considerando la vicinanza con la panchina. Tullio Gritti è praticamente il braccio destro di Gasperini e quindi quello che dice il mister è ciò che porta avanti lo stesso Gritti. Ma questa squadra va con il pilota automatico. Togli uno, due o tre giocatori ma giocano praticamente alla stessa maniera.

Il timore vero stasera è di non sapere come sta la Lazio. Se guardi in termini assoluti stasera si incontrano la seconda e la quarta ed è la partita in assoluto con più goal nel campionato italiano (134). E’ molto più facile finisca 7-7 piuttosto che 0-0. Se guardo Immobile e guardo il campo lasciato dall’Atalanta al Sassuolo, qualche danno Immobile lo fa perché è un giocatore di altissimo livello. La determinante può essere capire la Lazio quanto dura fino al novantesimo”.

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