Roma, martedì 2, Piazza San Silvestro, ore 11.00: data e luogo per la voce degli insoddisfatti, che di questi tempi abbracciano una buona fetta di lavoratori, dagli autonomi ai dipendenti.
Il monito del segretario del PC Marco Rizzo è chiaro, niente cassa integrazione e licenziati in massa nei prossimi mesi: è il momento a detta di Rizzo di ridare la Repubblica ai lavoratori, fedelmente all’Articolo 1 della Costituzione.

A ‘Lavori in Corso’ Rizzo non si dice soddisfatto dei provvedimenti del governo per fronteggiare la crisi economico-sanitaria provocata dal Covid, denunciando inoltre l’immobilismo delle opposizioni.
Una piazza San Silvestro gremita, misure di sicurezza permettendo, farebbe passare il messaggio forte e chiaro.
Ecco cosa ha detto a riguardo Marco Rizzo a Stefano Molinari e Luigia Luciani.

“Governo inadatto, danno 6 miliardi a FCA mentre il popolo la prende in quel posto” ► Marco Rizzo

Il 13 maggio, prima di ogni altra forza politica, vedendo lo schifo, l’inefficacia e l’inefficienza di questo governo abbiamo detto che bisognava scendere in piazza.
Il 2 giugno è il giorno della festa della Repubblica e noi ci rifacciamo appunto alla Repubblica dei lavoratori, cioè di chi vive del proprio lavoro, che sia diretto, autonomo o dipendente.
Abbiamo visto quello che è successo, la cassa integrazione non arriva, a settembre-ottobre ci saranno situazioni gravi di licenziamenti o cose simili e nel frattempo la FCA prende 6,3 miliardi di prestito in garanzia, Benetton vuole 1,8 miliardi ecc… I grandi prosperano e il popolo, come sempre, la prende in quel posto.

Questo governo non ha una visione, non è che si dice, facendo esempi concreti, “bene, a maggio si riapre e interviene lo Stato con dei soldi diretti alle persone, facendo un grande progetto di manutenzione del territorio e assumere un milione di persone, facendo un grande progetto per il turismo, facendo un grande progetto per ridare fiato agli assi portanti dell’industria italiana”. Non si capisce nulla, anzi, si capisce bene: sono in ginocchio rispetto a Bruxelles.

Sull’Unione Europea non dicono che i soldi che arriveranno sono tutti soldi a debito, e che quindi bisognerà ripagarli! Tra un anno Bruxelles sarà pronta a chiedere politiche di austerity come ha fatto con la Grecia, quindi quei soldi che arrivano se li becca il signor Elkann che ha la sede legale in Olanda, se li becca Benetton, se li beccano i “grandi, ma a pagare poi saranno i cittadini italiani.
Queste politiche di austerità produrranno la situazione che si era prodotta in Grecia, con una differenza: l’Italia è molto più grande.

Questo è un governo che fa il compitino e nel frattempo fa propaganda.
Abbiamo un Presidente del Consiglio dei Ministri che fa le conferenze a reti unificate su una piattaforma di un miliardario americano.
Questi grandi gruppi economici e finanziari sono così potenti che sono più forti degli stati stessi, voi avreste mai immaginato Twitter che duella con Trump?
Pensiamoci un attimo, se John Fitzgerald Kennedy veniva contrastato dalla General Motors, questa avrebbe chiuso in un attimo. Oppure la Apple che duetta con l’FBI e vince la Apple? Oggi accade questo nel mondo.

Se il popolo non capisce questo, non capisce che anche la politica è sottoposta a questo.
Quando la destra, la sinistra o i 5 Stelle dicono che faranno una manovra solo dopo aver sentito Bruxelles, vuol dire che quel Governo non conta nulla.
Uno come Di Maio che va da Pomigliano d’Arco al Consiglio dei ministri è contento, cosa deve dire? Gli saltano sopra e lui ride. Cosa gli deve dire Di Maio a uno come Mike Pompeo, cosa va a rappresentare?

Questo Presidente del Consiglio? Ne vogliamo parlare? E’ buono per tutte le stagioni. Ha una forma liquida, si adatta alla bottiglia che lo contiene.

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