Quando c’è di mezzo la salute non dovrebbero esserci schieramenti politici“, sostiene ai nostri microfoni il senatore della Lega Matteo Salvini.
Il riferimento è alla terapia al plasma, una cura dal Covid-19 che sta facendo discutere più per la cronaca che per la salute: la vicenda dei Nas a Mantova (poi ridimensionata a semplice chiamata) e la sparizione social del Prof De Donno sono solo le ultime due pagine di un lungo libro di controversie e dibattiti legate a tale cura.

A ‘Lavori in Corso’ Matteo Salvini è stato chiaro: qualunque sia la cura e da chiunque arrivi, ben venga, mentre dal punto di vista amministrativo il senatore ha qualcosa da dire sulla mancanza di specializzazioni mediche che nel nostro paese soprattutto in questo momento si sta facendo sentire.
Ecco l’intervista di Stefano Molinari e Luigia Luciani

Matteo Salvini sulla terapia al plasma ► “Non dovrebbero esserci schieramenti politici quando c’è di mezzo la salute”

Terapia al plasma: una questione medica o politica?

Innanzitutto grazie a voi che fate una corretta informazione insieme a pochi altri. Quando c’è di mezzo la salute non ci dovrebbero essere gli schieramenti politici. Se il plasma serve a guarire in alcuni stadi dal virus, viva il plasma!

Che lo sperimenti uno bello o uno brutto, uno biondo o uno moro, uno simpatico o uno antipatico chi se ne frega. Io da italiano non sto a guardare da dove arriva la soluzione ma approfondisco se ne ho la possibilità. E’ surreale la divisione in schieramenti. C’è un ospedale pubblico, non un tizio strano dietro.

Comunque lunedì arrivano in Regione Lombardia tutti i numeri relativi non solo all’utilizzo del plasma ma anche a test sierologici del policlinico San Matteo di Pavia e di altre strutture. Ed è compito del ministro, dell’Istituto Superiore di Sanità o di chiunque ne abbia la competenza approfondire quello che, stando ai numeri portati da alcuni medici, funziona.

Io oltretutto da donatore di sangue Avis ne sono felice. Spero che passato questo periodo strano e di chiusura per tanti, se non per tutti, si torni alla normalità. E se la cura arrivasse da un ospedale di Roma, di Bolzano o di Palermo, viva, viva“.

Rispetto delle regole

Se c’è gente che esce e si raduna senza precauzioni gli agenti della polizia locale sono lì per questo. Ce ne sono alcune migliaia alle dipendenze del Comune di Milano. Io non sono il sindaco e il governatore non dispone di agenti di polizia. Quindi se c’è qualcosa che non va a Roma immagino che sia il sindaco Raggi ad intervenire, se c’è qualcosa che non funziona a Milano immagino ci sia il sindaco di Milano.

Anche perché vengono multati con 400 euro quelli che protestano non per farsi lo spritz ma perché vorrebbero tornare a lavorare e dare da mangiare ai loro figli. E’ chiaro che se c’è gente che non rispetta le regole va ripresa ma io credo che il 99 percento degli italiani in questi due mesi si sia dimostrato assolutamente rispettoso.

Tornando alla sanità come Lega stiamo lavorando ad una richiesta che arriva da tanti medici, ovvero sia di aumentare per quest’anno i posti nelle specializzazioni in medicina. Da otto a ventimila visto che l’età media dei medici italiani supera di gran lunga i cinquant’anni.

Prevenire è meglio che curare. Bisogna più che raddoppiare. Ci sono decine di migliaia di laureati in medicina ogni anno che se però non possono accedere alla specilizzazione non possono andare a lavorare in ospedale. Un Paese serio pianifica ad esso la sanità che avrà tra dieci anni. Però se non cominci adesso non avrai tra quattro anni degli specializzati“.


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