Fase 2 o non fase 2? Sono in tanti a chiederselo dopo la conferenza stampa di ieri sera del Premier Giuseppe Conte. C’è molta confusione tra i cittadini: cosa si può fare? Cosa non si può fare? Cosa si intende per congiunti? Che ne sarà di tutte quelle attività non menzionate nel decreto?

Francesco Vergovich ha parlato di questa situazione con Vittorio Sgarbi, che come sempre non le ha mandate a dire. Duro il suo attacco a quelli che ha definito “pseudo-scienziati” e, ancora più duro, l’attacco nei confronti del Governo. Ecco cosa ha detto in diretta a ‘Un giorno speciale’.

SGARBI SI SCAGLIA CONTRO IL GOVERNO ► “Gruppo di incapaci subordinati a pseudo-scienziati”

Governo Conte

“Totalmente subordinato al parere di questi pseudo-scienziati che non sapendo cosa suggerire, perché non hanno nessuna soluzione certa, hanno indicato una serie di misure restrittive che continuano a porre una serie di limitazioni inaccettabili.

Mi auguro che si rendano conto, oltre a quello che hanno fatto male fin qui, che la ripresa come loro la impostano non sarà risolutiva per gran parte dei settori produttivi e che comincino a capire che siamo nelle mani di un gruppo di sprovveduti totalmente incapaci di capire quello che in Germania hanno capito.

Questa è la fase 2 non per gli italiani ma per il Governo. Hanno avuto fiducia in queste misure che sono state prese sopravvalutando il virus nelle aree diverse dalla Lombardia, perché è evidente che da Firenze in già la risposta del virus è molto diversa, quindi bloccare le persone sane in casa è stata una follia. Però è stata accolta per paura. Oggi quando ti dicono che puoi andare in bicicletta e passeggiare ti rendi conto che potevi farlo anche un mese fa, come io ho sempre detto. Di fatto hanno ammesso degli errori.

Quando ci si renderà conto che quelle cose erano irragionevoli, come dimostrano i fatti, allora non avrà più neanche il consenso che sul piano economico va perdendo”.

Modello Lombardia

“Sembra che la moltiplicazione dei tamponi abbia prodotto l’effetto di avere una mappatura più ampia della diffusione del virus e che quindi abbia portato a una più razionale forma di repressione del virus rispetto all’isolamento dei contagiati e non dei sani.

I dati sul numero complessivo dei presunti morti, che non sono sicuramente 25.000, che è un dato ovviamente allarmistico che congloba tutti i morti che avevano precedenti patologie, ma di questi 25.000 il 56% sono in Lombardia e il 5% in Veneto. Quindi, eravamo partiti che le due regioni sembravano nelle stesse condizioni…

In Lombardia c’era la parte più acuta del virus, lì bisognava agire. Invece hanno cominciato ad agire nello stesso modo anche nelle altre regioni, loro hanno risposto in quel modo pensando che la risposta del Molise o dell’Umbria fosse attribuibile alle loro misure, invece era attribuibile semplicemente alla minore intensità del virus. Molise, Umbria o Calabria hanno avuto la fortuna che non si diffondesse. Quindi il risultato non dipende dalla chiusura, dipende dalla diversa forza con cui si è manifestato il virus e questo anche lo scienziato più radicale non può negarlo, però lo scienziato ha detto ‘siamo prudenti blocchiamo tutto’.

Adesso alcune menti pensanti stanno cominciando da una decina di giorni ad arrivare a posizioni che io ho intuito subito quando sono stato coperto di insulti. Se si vuole evitare la mortalità dovuta agli incidenti stradali basta impedire di usare l’automobile, ma queste sono cose che si fanno perché il mondo assume un rischio. Questo rischio per il coronavirus si è deciso di assumerlo a livello zero, cosa encomiabile, ma pagandola con le conseguenze che stiamo vedendo”.

Pasqua e 25 aprile

“Il 25 aprile è l’equivalente della Pasqua per i credenti, che sono altrettanti, dei partigiani. Come si è visto la misura profondamente anticlericale del Governo ha stabilito la chiusura delle chiese con l’obbedienza dello stesso Papa, ma evidentemente non ha stabilito la chiusura del 25 aprile, perché ho visto immagini ieri da Modena dove c’erano tutte le persone all’aperto che, già meno impaurite, hanno ritenuto di aderire con canti ecc… Quindi stupisce questo accanimento contro la chiesa, quando si è ritenuto che la festa civile potesse essere celebrata. Il Governo ha fatto un altro errore che ancora non paga, ma avere tutti i vescovi contro è un altro momento di declino del consenso”.

Le dichiarazioni di Vittorio Feltri sui meridionali

“In lui c’è una parte di verità e una parte di recitazione personaggio. Qui la recitazione ha prevalso e forse si è reso conto anche lui che era assurdo. Nessuno è inferiore, tanto meno i meridionali, e allora ha corretto dicendo che sono economicamente inferiori. E’ chiaro che tutte le insufficienze del meridione dipendono da uno Stato inadeguato. Non è il meridionale inferiore, sono inferiori i mezzi che vengono forniti al meridionale”.


ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE

LEGGI ANCHE: