Medici senza mascherine, senza camici di protezione e senza tutele: rischiano la vita ogni giorno, oggi più che mai. Ciò, com’è evidente, non soltanto per la situazione generale in cui verte il paese e il mondo intero, ma principalmente per l’assenza di quella strumentazione indispensabile allo svolgimento del proprio lavoro. Troppi i decessi tra medici e personale sanitario, ed è per questo che in tanti hanno deciso che è ora di dire basta e hanno iniziato a fare denunce.

Ne hanno parlato in diretta a ‘Un giorno speciale’ Francesco Vergovich, Sigfrido Ranucci e Marco Guidi. Ecco com’è andata.

Medici in pericolo senza dispositivi di protezione, Ranucci ► “Se perdi loro perdi i tuoi soldati”

“Non è stata fatta scorta di mascherine adeguate per proteggere le nostre prime linee, questo perché non è stato messo in atto il ‘piano pandemico’. Doveva essere aggiornato… In questo piano si stabiliva proprio di fare scorta di mascherine e dispositivi di protezione per medici e infermieri. Se si ammalano loro ti mancano i soldati per questa guerra dal nemico invisibile, ma poi gli ospedali diventano incubatori di virus e di contagio. Ed è questo quello che è successo. Non è un caso che nei paesi dove i piani pandemici erano più arretrati, Italia, Spagna e Stati Uniti, c’è stato il più alto numero di contagi e di morti. In Germania lo avevano aggiornato nel 2016 e avevano limitato i danni”.


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