La decisione della Corte di Cassazione su Carola Rackete, le reazioni di Matteo Salvini e del Movimento 5 Stelle, la prescrizione, lo stato di salute del PD e i progetti futuri del suo nuovo partito. Tante le domande rivolte al leader di ‘Azione‘ da Luigia Luciani e Stefano Molinari.

Carlo Calenda ospite di ‘Lavori in corso’. Ecco l’intervista.

Sentenza Rackete? Credo che Salvini la userà come al solito per fare una polemica infinita a cui risponderà l’altro schieramento con un’altra polemica infinita. Nel frattempo la campagna elettorale in Emilia Romagna va avanti e non si parla d’altro che di robe che non hanno niente a che vedere con l’amministrazione.

Se continuiamo a fare un dibattito che diventa sempre una guerra ideologica sul nulla questo paese va alla deriva.

Questo è il paese dell’incoerenza patologica: ognuno dice una cosa e poi ne fa un’altra.

Tu hai un Partito Democratico che dopo aver detto che Conte era il male assoluto, il 5 Stelle pure, sulla prescrizione, basta sentire l’intervento di Orlando, ne dicevano di tutti… E poi alla fine lo vota. Perché? Perché hanno il terrore di andare alle elezioni. Non è mica normale.

Ma come si fa a votare tutte le cose opposte a quelle che hanno detto? Penso che si siano completamente bevuti il cervello. Il problema fondamentale è che è una leadership completamente allo sbando, le persone non capiscono nulla di quello che sta accadendo. C’è anche un po’ di confusione di pensiero”.


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