Il vero carattere di un movimento traspare limpidamente dalle reazioni del potere.
Quest’ultimo in caso di rivolte attacca mediatamente per poi farlo concretamente in seguito: tutti abbiamo memoria di come le giubbe gialle di Francia siano state denigrate.

Vi sono però anche teorie e moti che non mettono in discussione il diagramma dei reali rapporti di forza e che, anzi, possono addirittura giovare alla sua conservazione. E’ quanto accaduto con la scandinava Greta e con la teutonica Carola ed è quello che sta accadendo in questi giorni con il movimento ittico delle sardine.

Basti ricordate cosa ne pensa la Fornero, la stessa che ha fatto versare lacrime e sangue ai lavoratori per conto dei padroni dell’Unione Europea. In una trasmissione televisiva la signora Fornero ha infatti salutato con un impeto di giubilo il movimento delle sardine.

E’ chiaro come il sole perché le piacciano: si tratta di un movimento che in nome dell’antifascismo in assenza di fascismo dirotta l’attenzione rispetto al vero manganello del nostro tempo, ossia il libero mercato.
Inoltre il movimento delle sardine è utile al potere perché induce a pensare che la sola via di emancipazione, ossia la sovranità nazionale e il populismo, sia sbagliata.

RadioAttività, la pillola del giorno con Diego Fusaro

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