Ha posto, ancora una volta, in evidenza, durante l’omelia di oggi, la questione migranti Papa Francesco. Parte dell’opinione pubblica cattolica è quindi, secondo i media, destinata a trovarsi di fronte a un bivio, tra il seguire la politica di Salvini e la linea adottata da Bergoglio in tema d’immigrazione?

Isabella Tovaglieri: “Parole del Papa sui migranti? Legittime, finché non diventano ingerenti”

Secondo Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega intervenuta a “Lavori in corso”, “il Papa fa il Papa e, giustamente, impone di avere un occhio di riguardo per tutte le persone più deboli, a prescindere da varie ragioni politiche, economiche e sociali. Il ministro dell’Interno fa il ministro dell’Interno e, di conseguenza, ha le sue priorità, che sono nello specifico difendere i confini nazionali e, secondariamente (ma non certo per importanza), evitare che nel Mar Mediterraneo, di fronte alla nostra penisola, capitino delle tragedie, cioè i morti in mare per gli sbarchi. Credo che ci sia comunque un punto di convergenza tra le due posizioni, tra quella cattolica e quella del ministro Salvini, cioè che entrambi sono per salvare vite“.

Non possiamo accoglierli tutti, al di là dell’umana clemenza, la Chiesa non può assolutamente pretendere che qua si accolgano tutti. Giustamente ha detto anche la posizione oltranzista del ‘non sbarca più nessuno’ è ovviamente insostenibile, nel senso che, comunque sia, qualcuno continuerà ad arrivare” ha proseguito la Tovaglieri “Posso dire, però, che il ministro Salvini, con questo braccio di ferro che sicuramente ha acuito negli ultimi giorni, quantomeno ha raggiunto l’obiettivo di porre, all’interno dell’agenda politica europea, il tema dell’immigrazione. Cosa che era considerata, fino ad ora, un problema esclusivamente dell’Italia. Quindi questa posizione eccessiva, magari esasperata del ministro ha comunque un obiettivo chiaro e preciso, cioè che l’Europa faccia l’Europa“.

Per quanto mi riguarda, le dichiarazioni del Papa, ribadisco, sono assolutamente legittime, finché non diventino una vera e propria ingerenza in un potere che alla Chiesa, invece, non spetta, che spetta appunto alle funzioni laiche e al Governo” ha puntualizzato in chiusura l’europarlamentare leghista.

Giacomo Galeazzi: “Immigrazione, tema divisivo che incide nel mondo cattolico”

Dopo l’europarlamentare leghista, ad intervenire sulla questione è stato il vaticanista de “La Stampa”, Giacomo Galeazzi.

La Chiesa nel passaggio da un Papa all’altro, può modificare i toni, ma non sicuramente la sostanza. Le stesse cose che dice Papa Francesco, lo dicevano i suoi predecessori. Ad esempio, sulla politica migratoria, Karol Wojtyla fu il primo a parlare di schiavismo, addirittura traffico di esseri umani. E poi anche il successore, Benedetto XVI, ha detto in sostanza le medesime cose di Papa Francesco” ha detto Galeazzi.

Cosa cambia, quindi, oggi? Stando a quanto sottolineato il vaticanista “Cambia che ovviamente l’emergenza migranti cresce ed è diventano un terreno di scontro quotidiano anche per l’opinione pubblica.

La questione è che in un Occidente, sempre più indifferente e secolarizzato, anche una parte del mondo cattolica sta diventando, così, più chiusa. Si sta arenando su posizioni più difensive. E quindi, un Papa che invece, insiste su questo tema (dell’immigrazione, n.d.r.), suscita anche all’interno del mondo cattolico forti resistenze” ha proseguito Galeazzi “Lo si è visto anche su altre questioni, su questioni dottrinali, ma lo vede in maniera più forte sul tema dell’immigrazione, perché sta diventando il tema di campagna, anche propagandistica, di una forza politica molto forte come la Lega“.

Evidentemente questo tema fortemente divisivo, ma che ha un’incidenza notevole anche all’interno del mondo cattolico” ha concluso il vaticanista.