E’ stato un Atalanta-Lazio spettacolare, in una serata di calcio volitiva al grande pubblico e viceversa.
Come nelle grandi occasioni in cui si assegnano trofei o che portano una grade mole di persone allo stadio, si è parlato però anche di un’altra partita, meno spettacolare, meno godibile, che è quella tra le forze dell’ordine e il tifo organizzato. No, non quello della curva, ma il tifo organizzato contro le stesse forze dell’ordine.

Per lo meno è così classificabile secondo l’Onorevole Daniele Belotti, il genere di persone che ieri hanno causato gravi ferite a dei pubblici ufficiali, agnelli sacrificali del calcio che, secondo l’onorevole della Lega, “erano in una faccenda che col calcio non c’entra nulla“.
Un parere importante per un duplice motivo, quello del deputato, che oltre a ricoprire un importante ruolo istituzionale è anche un assiduo frequentatore della curva bergamasca: “C’erano degli striscioni contro la Polizia“, ha sostenuto Belotti, “io apprezzo quanto fatto da Matteo Salvini sul dialogo aperto tra istituzioni e tifosi, ma bisogna usare il pugno duro quando si utilizzano queste partite per altri motivi. Qui può esserci di mezzo la politica“.